Sull’orlo dell’abisso, La Juve si è ritrovata e ha battuto il Napoli giocando una vera partita della Juve, di quelli fatti di rabbia e Calcio, di Potere e di tecnico, di intelligenza e di Dolore. Ha vinto con i suoi campioni, con gol di Ronaldo e Dybala, con le sfilate di Buffon, ma anche con la straordinaria performance di Chiesa. Per tutta la prima metà del Napoli ha sofferto la velocità dei quartieri bianconeri, Chiesa più che Quadrato o quadrata, era a disagio con il calcio veloce e verticale di tutta la Juve, a cominciare da Bentancur inaudito in questa stagione, quindi dentro una partita come questa volta. Nei primi 45 minuti, tutti e quattro i duelli alari sono stati vinti dai giocatori della Juventus: a sinistra Chiesa batte un Di Lorenzo, peraltro instancabile (e potrebbe non essere una coincidenza che la fantastica azione di punteggio abbia avuto origine dal lato opposto dove si trovava la vittima Hysaj ha ottenuto un grande tunnel dalla vecchia viola), Quadrato o quadrata ha creato dei seri problemi a Hysaj, rientrando da dietro e spingendo costantemente Danilo dietro Insigne, e Lozano, a destra, dalla parte di Alex Sandro, non si è mai fatto vedere.
La partita cambia nella ripresa, quando Gattuso mette a terra tutti i suoi attaccanti. Buffon è stato decisivo e ha subito solo un rigore di Distintivo, all’ultimo minuto. Anche se splendida, la Juve ha retto e ora è terza in classifica, l’Atalanta è stata superata e il Milan è ad un solo punto di distanza. La Champions Zone è più vicina perché si allontana dal Napoli che è arrivato anche a questa partita in condizioni migliori, con 16 punti guadagnati nelle ultime 6 partite, a differenza della Juve che ha portato con sé i problemi e le polemiche degli ultimi giorni.
SCELTA DI PIRLO – Prima di entrare in gioco, solo una nota sulle scelte di Pirlo. Con l’obiettivo, è tornato Buffon in un pomeriggio decisivo per la stagione della Juventus: per Szczesny, dopo gli errori del derby, una bocciatura. Ma forse c’era anche qualcos’altro nella decisione dell’allenatore, come la sensazione di aver deciso di giocare la partita di ultima istanza con il “Il suo uomo, con Buffon e Chiellini, che infatti non lo ha tradito. Curiosità: Chiellini ha raggiunto Giuseppe Furino (528 partite) al 4 ° posto tra i giocatori con più presenze nella storia della Juve in tutte le competizioni. E proprio per affinare il concept, Pirlo ha portato in panchina i tre “puniti”, Mckennie, Arthur e Dybala che verrà perdonato con il sinistro del 2-0.
CALCIO INGLESE – Nei primi 45 minuti non sembrava una partita di Serie A, il ritmo e l’intensità erano altissimi, ma una partita di Premier League dove il ragionamento non ha mai prevalso sulla velocità. Anche in questo senso meglio è voi di Napoli che ha rallentato la sua azione quando è passato Dalla signora. I campioni d’Italia potrebbero segnare dopo 2 ‘, ma Ronaldo, con il suo colpo di testa, sbaglia un gol imperdibile, che sarebbe bastato a sostenere in rete il cross di Danilo, invece lo ha calciato fuori. Anche, pure Zielinski, un minuto dopo, ha fatto esplodere un’ottima opportunità. Fin dall’inizio era chiaro che sarebbe stato un vero gioco.
LA CHIESA DELLA FURIA – La Juventus si porta in vantaggio al 13 ‘quando Federico Chiesa esplode sulla destra. Poi è saltato su Insignia Hysaj, finalmente fuori dal tunnel di nuovo a Hysaj che si era ripreso, guardò in alto, lo vide Ronaldo era venuto fuori il segno di Rahman, ha messo la palla a destra e Cristiano questa volta non ha sbagliato. Fabian Ruiz ha avuto la possibilità di pareggiare subito dopo, ma il suo obiettivo è stato sbagliato.
UN NUOVO REGOLAMENTO – E ‘passata circa mezz’ora da quando ci siamo accorti che per questa partita era stato redatto un nuovo regolamento (e consegnato all’arbitro Mariani e all’arbitro all’istruttore Di Paolo): quando la sanzione è chiara, non dovrebbe essere fischiata. Lozano allestì Chiesa, immagini cristalline. Nessuna penalità. Poco dopo, mi sono imbattuto nella zona di Alex Sandro in Zielinski, altre immagini nitide. Nessuna penalità. Essere stordito, senza parole.
CON OSIMHEN E POLITANO – Il Napoli ha iniziato il secondo tempo comandando la partita a metà campo voi e lasciando molto spazio ai bianconeri per il contropiede. Un rischio reale, vista la presenza di quattro “velocisti” come Morata, Ronaldo, Cuadrado e soprattutto Chiesa. Il rischio era ancora maggiore quando al 9 ‘Gattuso decise di schierare altri due attaccanti, Osimhen per Lozano e Politano per Demme, con Zielinski in ritirata al fianco di Fabian Ruiz. Questo è il momento in cui la scelta di Pirlo sul portiere ha dato i suoi frutti: Buffon annulla due reti contro Di Lorenzo e Insigne e fa un’ottima parata su tiro di Fabian Ruiz. Il Napoli ha spaventato la difesa bianconera, con i lampi di Osimhen difficili da prevedere.
MA ALLA FINE DYBALA … – Sotto la pressione e la direzione di Zielinski, gli Azzurri spingevano al massimo così Pirlo ha deciso di intervenire e lo ha fatto con mano felice. Mckennie e Dybala al posto di Morata (che aveva mancato qualche arrivo in contropiede) e Cuadrado (sfinito). Sono passati quattro minuti dall’inserimento di Dybala quando Bentancur gli ha regalato un pallone tranquillo in area che il 10 ha trasformato in un pallone della vittoria: un attimo di ritardo Koulibaly in chiusura ea sinistra di Dybala fino al Dybala sul secondo palo dove Meret non potrebbe mai venire. Ma anche con due gol nelle retrovie, il Napoli si arrende ea un minuto dalla fine, causa l’intervento di Chiellini al ginocchio del Osimhen è arrivata una sanzione tanto attesa. Per Mariani una liberazione, anche se delle tre sanzioni, è stata sicuramente la meno scontata. Insigne, da vero capitano, si è preso le sue responsabilità: non è stato facile dopo l’errore in Supercoppa. Questa volta però ha segnato ma al 4 ‘di recupero il Napoli non ha fatto il miracolo nemmeno per una deviazione di De Ligt su tiro di Osimhen. Ecco, forse è un rammarico per Gattuso: il nigeriano sembrava molto più in forma di Mertens.
LA TAVOLA
Juventus-Napoli 2-1
Marcatori: pt 13 ‘Ronaldo (J); st 28 ‘Dybala (J).
Aiuto: pt 13 ‘Chiesa (J); st 28 ‘Bentancur (J), 44’ Rig Insignia. (NON).
Juventus (4-4-2): Buffon; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (24 ‘st McKennie), Bentancur, Rabiot, Chiesa (34’ st Arthur); Ronaldo, Morata (24 ‘st Dybala). Disponibili Szczesny, Pinsoglio, Ramsey, Demiral, Di Pardo, Dragusin, Frabotta, Fagioli, Kulusevski. Mandrie Pirlo.
Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Hysaj (31 ° Mario Rui); Demme (8 ‘st Osimhen), Ruiz (44’ st Petagna); Lozano (8 ° Politano), Zielinski, Insigne; Mertens (31 ‘st Elmas). Disponibili Contini, Ospina, Bakayoko, Maksimovic, Manolas, Cioffi, Lobotka. Mandrie Gattuso.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
O: A cura di Paolo di Avezzano.
Ammoniti: pt 22 ‘Koulibaly (N); st 9 ‘Alex Sandro (J), 18’ De Ligt (J), 36 ‘Rrahmani (N).
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