Per ora le cose vanno bene per Macron, il presidente liberale filo-europeo che ha ottenuto il 27,8% dei voti espressi al primo turno. Il suo concorrente, la destra e nazionalista Marine Le Pen, ha preso il 23,1%. Quasi un quarto degli aventi diritto al voto non si è presentato due settimane fa. La grande domanda è se voteranno oggi e per chi.
futuro oscuro
Il calo del potere d’acquisto in Francia sembra essere la principale preoccupazione degli elettori. Secondo i sondaggi, la maggioranza dei francesi vede il futuro molto cupo. Martedì scorso, nell’ultimo e importante dibattito televisivo, Le Pen ha quindi cercato di placare lo spettatore promettendo di aumentare i salari e abbassare le tasse. Tiri di sinistra, con i quali fa appello agli elettori di sinistra.
Ed è un gruppo di elettori importante, perché come cinque anni fa, con Le Pen e il centrodestra Emmanuel Macron, non c’è più un candidato a sinistra. Devono quindi scegliere tra giusto, o anche più giusto. Il candidato di sinistra Jean-Luc Mélenchon, che ha appena perso contro Le Pen e Macron, ha invitato i suoi elettori a non votare per Le Pen.
Divieto di velo
Le Pen spera, tuttavia, che tra i sostenitori e gli scettici di Mélenchon ci siano ancora abbastanza elettori che vogliono un’alternativa dopo cinque anni di Macron. Ma oltre alle preoccupazioni per il potere d’acquisto “di sinistra”, Le Pen ha anche piani radicali per l’Islam e la migrazione: tra le altre cose, vuole vietare di indossare il velo. E sul mercato immobiliare Le Pen vuole stabilire una “priorità nazionale”: dovrebbero essere costruite 620mila case per famiglie con almeno un genitore di nazionalità francese. Nessuna proposta che entusiasmi molto l’elettore di sinistra.
Macron sostiene che Le Pen è di estrema destra e attira gli elettori con piani che non rappresentano una vera soluzione al calo del potere d’acquisto.
Macron in testa ai sondaggi
I due rivali non sono stati ammessi in campagna dall’inizio del fine settimana, come previsto dalla legge. In Francia, i sondaggi d’opinione non sono più autorizzati subito prima delle urne. Gli ultimi sondaggi hanno dato a Macron molti meno voti rispetto al 2017, ma secondo gli ultimi dati vincerebbe ancora con oltre il 55% dei voti espressi, contro Le Pen con oltre il 44%.
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