“Scandaloso Espargarò, Honda in una situazione difficile”

Livio Suppo racconta il momento di crisi della Honda in MotoGP. In onda al Pol Espargarò per alcune dichiarazioni.

La Honda sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia in MotoGP. L’assenza di Marc Marquez nel 2020 ha fatto emergere tutti i problemi tecnici di una RC213V disegnata attorno al campione. L’ex team leader Livio Suppo ha analizzato il momento di crisi della casa giapponese come esperto ambientale. “Il nostro compito era ottenere buoni risultati. È andata molto bene con Casey Stoner, Marc Marquez e la moto. Abbiamo avuto anche Dani Pedrosa, che è stato veloce. Anche Cal Crutchlow ha vinto alcune gare. Penso che abbiamo raggiunto l’obiettivo. Abbiamo riportato l’HRC a quello che era“.

Crisi Honda

Dal 2013 ad oggi solo Marc Marquez ha saputo portare il prototipo dell’Ala d’Oro ai massimi livelli. “Dani Pedrosa aveva già avuto problemi con la moto nel 2017 e nel 2018 – Livio Suppo ricorda Speedweek.com -. Era un segno che lo sviluppo stava andando solo nella direzione di Marc. L’ho sperimentato anche in Ducati con Casey Stoner. Era una situazione simile e so bene che quando le cose non vanno bene anche un campione avrà problemi.“.

Dal suo ritorno in MotoGP a Portimao, il fenomeno Cervera ha lamentato problemi tecnici con la RC-V. La vittoria sul Sachsenring non significa uscire dal tunnel, complice anche una condizione fisica che non gli permette di arrivare fino in fondo. Ma Suppo ha la sensazione che la Honda sia nel panico: “Cambia molto. È normale quando sei abituato a dominare. Non è stato diverso in Ducati dopo la partenza di Valentino. Ci sono voluti anni“. Infine, un’osservazione al vetriolo su Pol Espargarò, che non si è ancora adattato alla nuova moto e ha invocato concessioni per accelerare l’evoluzione”.Penso che sia scandaloso, il fondatore Soichiro Honda lo avrebbe licenziato per aver fatto una dichiarazione del genere. Ma questo la dice lunga sulla situazione. Non è la prima volta che dice qualcosa di strano“.

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