Senne Leysen e Jenthe Biermans sono le locali di Campine che saranno in tournée in Italia per le prossime tre settimane. Per entrambi i piloti sarà la seconda partecipazione alla corsa a tappe più importante. Altro punto in comune: si metteranno pienamente al servizio del loro gruppo.
Lieven Verheyen
“A causa dell’assenza di Tim Merlier, il nostro team si concentra principalmente su Mathieu van der Poel”, spiega Senne Leysen. “I primi tre giorni si svolgeranno in Ungheria. La fase di apertura inizia a Budapest e termina alla Cittadella di Visegrad. Dato il ripido traguardo, è logico che stiamo facendo di tutto con la nostra squadra in modo che Mathieu possa prendere la maglia rosa di leader”.
Se questo avrà successo, probabilmente vedremo i Kasterleenaar in testa al gruppo. “L’opportunità è molto reale. Dopotutto, non ti piace indossare la maglia di leader. Un attore di classe come Mathieu indosserà sicuramente questa maglia con cura. Quindi, se succede, so cosa fare.
L’anno scorso il corridore 26enne ha debuttato al Grand Tour con l’Alpecin-Fenix in Italia.
“E’ stato un momento indimenticabile. Soprattutto perché abbiamo vinto subito una tappa con Tim Merlier. Il Tour e la Vuelta si sono poi rivelati dei veri successi diretti. Per quanto mi riguarda, penso anche di poter guardare indietro un ottimo inizio. Nonostante i tanti lavori manuali, nelle tappe di montagna non ho avuto nessun problema. Inoltre, nella terza settimana sono riuscito a resistere un bel po’ in alta montagna. Ha dimostrato che il mio fisico si stava riprendendo bene, spero che io e la squadra possiamo continuare la tendenza dell’anno scorso.
Un buon Giro illuminerà la stagione di Leysen, perché dopo una bella Parigi-Nizza ha dovuto stare male a lungo. “Ero a casa solo da pochi giorni quando ho sofferto di bronchite. Una volta superato, il coronavirus ha colpito. Dato che avevo la febbre, andare in bicicletta per dieci giorni era fuori questione. Fortunatamente sono guarito giusto in tempo per la Parigi-Roubaix, dove sono stato iscritto nella lista dei partecipanti per malattia dei compagni di squadra. Se ciò non fosse accaduto, l’intera primavera fiamminga mi sarebbe sfuggita. Poi, uno stage in Spagna, dove abbiamo soggiornato all’hotel Syncrosfera (dove stanze appositamente progettate consentono ai corridori di simulare stimoli di altitudine fino a 4.500 metri, ndr.)Sono pronto per il Giro.
“Fanatico del caffè. Introverso. Organizzatore. Amichevole fanatico della birra. Tipico risolutore di problemi.”
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