Il cervello umano può controllare un terzo braccio robotico attraverso la respirazione e i movimenti del diaframma, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science Robotics. Il gruppo di ricercatori, guidato dal Politecnico Federale svizzero di Losanna e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha condotto l’esperimento inizialmente in un ambiente virtuale. I partecipanti hanno indossato una cintura per misurare il movimento del diaframma e una cuffia per la realtà virtuale per visualizzare il terzo braccio robotico.
Successivamente, il test è stato ripetuto nel mondo reale utilizzando una versione semplificata del braccio robotico. I risultati hanno mostrato che il controllo del terzo braccio tramite il diaframma è stato molto intuitivo per i partecipanti allo studio. Questo studio apre nuove possibilità per le persone con disabilità e per la riabilitazione, come ad esempio dopo un ictus.
La capacità di controllare un braccio robotico attraverso la respirazione e i movimenti del diaframma può essere di grande beneficio per le persone con disabilità motorie. Questa nuova scoperta potrebbe consentire loro di recuperare la libertà di movimento e di svolgere attività quotidiane che altrimenti sarebbero impossibili.
Grazie a questa ricerca, i ricercatori stanno aprendo nuove strade per lo sviluppo di tecnologie di assistenza che potrebbero migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Ad esempio, un braccio robotico controllato attraverso la respirazione potrebbe consentire a una persona con disabilità di svolgere compiti come preparare il cibo, vestirsi o lavarsi autonomamente.
Questa scoperta può anche essere applicata nel campo della riabilitazione, aiutando le persone ad allenare e ripristinare le funzioni motorie compromesse dopo un ictus o un danno cerebrale. La possibilità di controllare un braccio robotico attraverso la respirazione e i movimenti del diaframma può favorire il recupero del movimento e accelerare il processo di riabilitazione.
In conclusione, lo studio condotto dal Politecnico Federale svizzero di Losanna e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dimostra che il cervello umano può controllare un terzo braccio robotico utilizzando la respirazione e i movimenti del diaframma. Questo risultato apre nuove prospettive per le persone con disabilità e per la riabilitazione, offrendo opportunità per il recupero della mobilità e l’autonomia nelle attività quotidiane.
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