Con 38 milioni”passaggio verde“Già caricato anche per i Presidenti di Regione è difficile mettersi in mezzo. L’obbligo del pass inizierà ad essere introdotto da lunedì, per tutte le attività indoor. Quindi, salvo secondi fini dell’ultimo minuto, anche per chi volesse accedere ai bar interni e ristoranti.Non sarà necessario prendere un caffè al bancone o consumare al tavolo all’aperto, ma il layout apre la strada a un graduale utilizzo del pass che potrebbe anche essere ampliato nelle prossime settimane.
Al termine della mattinata si terrà la riunione della cabina di regia e nel pomeriggio il Consiglio dei ministri dovrà emanare il nuovo decreto che conterrà, oltre ai criteri per l’utilizzo del lasciapassare, anche i nuovi parametri per quattro zone. “E’ importante che si decida di dare peso ai ricoveri e non più ai contagi”, spiega il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che da tempo si batte per una revisione dei criteri. Con il decreto viene inviato in soffitta l’indice Rt e vengono introdotti parametri che tengono conto dei ricoveri in terapia intensiva e in altri servizi. Tuttavia, su questo punto non c’è ancora un accordo completo tra le Regioni e il governo. Quest’ultimo, attraverso il ministro Roberto Speranza, ha proposto che per far scattare la zona gialla sia necessario superare il 5% dei ricoveri in terapia intensiva e il 10% nei servizi ordinari. Le Regioni, attraverso il presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, spingono per aumentare le percentuali al 20 e al 30%. È probabile che la mediazione finisca per raggiungere una soglia che prevede il 10% di occupazione per la rianimazione e il 15% per i servizi ordinari. Verrà inoltre introdotto un parametro relativo ai buffer che ciascuna regione dovrà eseguire per tracciare eventuali variazioni.
Pass verde Green, quando sarà scaricabile
Le divergenze di opinione nella maggioranza sono, però, soprattutto sul pass. La certificazione verde è stata finora rilasciata solo dopo la prima dose. In molte regioni non è più così e da domani il pass sarà scaricabile solo una volta terminata la vaccinazione, che ora avviene con un intervallo di tempo molto breve (21 giorni) rispetto a quello precedente di poche settimane.
Tuttavia, chi è già in possesso del pass, pur avendo assunto una singola dose, può esibirlo per recarsi al ristorante interno o in discoteca. Il “Qr-code” potrebbe essere molto importante se dovesse scattare la zona gialla, con conseguenti ulteriori restrizioni alla circolazione delle persone non vaccinate. L’uso differenziato della tessera in base al colore e l’ampliamento da settembre di alcune attività che possono continuare a essere svolte solo se in possesso della tessera, sarà molto probabilmente illustrato oggi al termine del Consiglio dei ministri e rappresenta il deterrente più forte dal spingere la vaccinazione per coloro che potrebbero essere costretti a scegliere tra il ricontenimento o la vaccinazione.
Toccherà oggi a Mario Draghi completare la sintesi avviata dal sottosegretario Garofoli e superare le persistenti divisioni all’interno dell’esecutivo. Il leader della Lega Salvini, nonostante i suoi presidenti regionali siano molto favorevoli all’istituzione di restrizioni per i non vaccinati, continua a opporsi al pass a differenza di FI. “Il passaggio verde serve per favorire le vaccinazioni e per evitare possibili nuove chiusure” spiega il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini, che sottolinea come la variante Delta “è molto contagiosa”. Il governo intende però intervenire subito per evitare di trovarsi di fronte all’incubo di ulteriori chiusure. Il numero dei contagi è in netto aumento. In una sola settimana è passato da 1.534 a 4.259 anche se la media nazionale per la terapia intensiva è del 2% con percentuali regionali che vedono in testa Calabria, Toscana, Sicilia e Liguria (3%), seguite da Campania, Emilia Romagna e Puglia (2%).
Dalla prossima settimana, per sedersi all’interno di bar e ristoranti, potrebbe essere necessario avere un pass, che in futuro si otterrà solo con la seconda dose, oppure un tampone negativo. Non serve prendere un caffè al bancone ma due dosi per entrare in palestra, in discoteca o per prendere treni, aerei e battelli a lunga percorrenza. Con il rinvio delle modalità di accesso a scuola e stadi a un nuovo decreto, si discuterà in seguito anche dei criteri per l’accesso al trasporto pubblico locale. Come vedremo più avanti “la necessità della terza dose per le categorie più fragili”, come ci ricorda il sottosegretario Sileri.
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