si alla quarta dose e al Super green pass

In Francia nelle ultime 24 ore ci sono stati quasi 300.000 nuovi casi di Covid. Lo ha annunciato al Parlamento il ministro della Salute Olivier Véran. “Oggi – ha dichiarato Véran davanti ai deputati all’Assemblea nazionale – La sanità pubblica Francia rischia di annunciare poco meno di 300.000 contaminazioni in 24 ore”. Il ministro non ha fornito cifre precise ma ora è certo che si tratterà di un nuovo record di contaminazione per un solo giorno, anche se il record era nell’aria visto che per due giorni erano stati registrati solo 58mila e 67mila casi giornalieri. Infatti, i giorni festivi di Nuovi anni la capacità del tampone è stata drasticamente ridotta e la maggior parte dei candidati ha rinviato a ieri il test antigenico o molecolare.

Il record precedente era di 230.000 infezioni in un giorno alla fine di dicembre. Il record è attribuito da Véran anche a un numero senza precedenti di tamponi, 8 milioni la scorsa settimana, ma il tasso di positività è ancora alto, ora sopra il 15%. Se il numero dei contagi provoca “vertigini” – ha precisato il ministro – la protezione garantita dai vaccini tutela dalle forme gravi: “per un paziente vaccinato con un richiamo in terapia intensiva, sono 20 i non vaccinati in terapia intensiva”.

Pass super green per ristoranti e trasporti

Il Paese transalpino alle prese con la peggiore ondata di Covid in Europa, powered by Omicron, cerca di uscire dall’angolo stringendo il cerchio attorno ai no vax: l’ipotesi, allo studio del parlamento, è una passaggio super verde per l’accesso a ristoranti e trasporti. Tra l’altro il governo sta studiando con i suoi scienziati anche l’utilizzo della quarta dose, prevedendo un gennaio di passione negli ospedali. Il modello è Israele, il primo Paese ad adottare il nuovo bando e che, ovviamente, ha allentato la pressione sugli stranieri di alcuni Paesi.

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“L’onda anomala è arrivata, è enorme, ma non andiamo nel panico”, ha sottolineato il ministro della Salute Olivier Véran, contro i 160mila casi al giorno della scorsa settimana, con punte che superano i 200mila. Il ministro si è rivolto all’Assemblea nazionale il giorno in cui è iniziata la discussione su un disegno di legge che mira a imporre un lasciapassare verde rinforzato (in cui è valida solo la vaccinazione o la guarigione, sul modello italiano), per visitare aree ricreative, bar, ristoranti e regionali trasporto pubblico. Il dibattito di classe non è facile, anche perché alcuni parlamentari hanno denunciato le minacce di morte dei no vax, ma il governo tiene la rotta. Perché gennaio sarà “difficile negli ospedali”, tra il Covid e altre “altre malattie stagionali”, ha avvertito Véran, che punta a convincere i restanti cinque milioni di francesi non ancora vaccinati a prendere la prima dose.

Quarta dose contro Omicron

In una fase successiva, e non troppo lontana, potrebbe essere attivato l’uso della quarta dose anche per le persone fragili. “Ne stiamo discutendo con gli scienziati”, ha annunciato il ministro della Salute, che ha però insistito nel dare un segnale di ottimismo: “Omicron è meno grave e forse potrebbe essere l’ultima ondata” della pandemia. Così, nello spirito di voler evitare una nuova chiusura del Paese, le scuole hanno accolto gli studenti dopo le vacanze come previsto, semplicemente con un protocollo sanitario rafforzato.

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Boom tampone in Francia

In Francia a dicembre sono stati effettuati non meno di 30 milioni di prelievi, di cui 28 milioni rimborsati dalla Previdenza Sociale, per un costo di fondi pubblici di un miliardo di euro in un solo mese. In Francia, i campioni antigenici e molecolari rimangono gratuiti per tutti, per alcuni mesi ad eccezione dei non vaccinati e degli stranieri. Secondo i dati diffusi dal quotidiano Les Echos, la spesa eccezionale del dicembre 2021 con l’incendio definitivo delle imprese Omicron durante le feste di fine anno ha pesantemente intaccato il budget annuale di 6 miliardi di euro che il governo ha stanziato per i francobolli in garanzia. . ai cittadini. Unica notizia positiva per la Previdenza Sociale, il calo dei prezzi dei tamponi, scesi da 61 euro ciascuno di dicembre 2020 a 36 euro del mese scorso, calo dovuto principalmente all’aumento della percentuale dell’antigene più economico rispetto alla PCR. su tutte le prove effettuate. Secondo i calcoli di Les Echos, in totale dall’inizio della pandemia nel marzo 2020, in Francia sono stati utilizzati non meno di 200 milioni di tamponi gratuiti.

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