Spilimbergo, affascinante con la famosa scuola musiva

Spilimbergo, affascinante con la famosa scuola musiva

Se sei mai sulla E55 in rotta verso triste o in Croazia, allora dovresti fare scalo a Spilimbergo, uno di quei graziosi paesini di cui abbonda l’Italia, ma questa è un’eccezione. Siete qui al centro della tradizione musiva, lo testimoniano il Mosaic College e la città. (Puoi anche fare un viaggio speciale per questo e pernottare!)

Le guide della città ti danno il benvenuto a Spilimbergo
I volontari mostrano la città in cui vivono, amano e vogliono che tu la scopra in tutte le sue sfaccettature, alcune delle quali sconosciute ed emozionanti!
Un modo assolutamente diverso per rendere speciale il tuo soggiorno!

Come richiedere una visita a:
Le prenotazioni possono essere effettuate a CENTRO VISITATORI, presentandosi direttamente (piazza Duomo 1), telefonando al n. 0427.2274 o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dallo spam. JavaScript deve essere abilitato per vederlo.
il servizio è completamente gratuito
Gli host accompagnano da 1 a 6 persone; l’itinerario ha una durata variabile (anche in base al tempo a disposizione) da 1 a 2 ore e può essere effettuato in giorni e orari flessibili (a seconda della disponibilità del destinatario).

Scuola musiva friulana

La scuola è stata fondata nel 1922 ed è il risultato della grande tradizione musiva di RomaBisanzio, Venezia e Aquileia† Spilimbergo è la capitale della mosaico ornamentale, per i pavimenti e le pareti e le preziose opere d’arte realizzate dalla scuola e dai laboratori della città. Puoi trovare l’opera in tutto il mondo: aeroporti, università, palazzi, edifici pubblici e privati, palestre, stadi, cattedrali, moschee e monasteri. Ma ovviamente anche nella città stessa. La scuola stessa è una vasta collezione di mosaici, qualcosa da non perdere.

mostra di mosaici spilimbergo

La storia di Spilimbergo

Spilimbergo fu una città importante nel medioevo e anche successivamente nel Rinascimentoquando Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re Enrico III di Francia trascorsero la notte al castello dei Signori di Spilimbergo, i quali, secondo un’antica leggenda, nascosero le loro ricchezze in un cunicolo sotterraneo del castello.

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tagliamento

La città era situata su un guado lungo il fiume tagliamentoquello vicino a Trieste nel mare Adriatico finisce. Il centro cittadino brulicava di mercanti che venivano da ogni parte per vendere le loro mercanzie, la piazza antistante la cattedrale era il luogo in cui tutto avveniva e qui si trovavano anche gli importanti edifici governativi dell’epoca.

Spilimbergo Duomo

Su questa bella piazza si svolsero trattative, si pagarono assegni su merci e tasse. Il 13° secolo Palazzo Daziario (Palais des Impôts) che ospitò i magistrati e il XIV secolo loggia dove la merce è stata immagazzinata e sono stati effettuati i controlli ne sono la prova. In una delle colonne della Loggia è ancora visibile l’antica misura della lunghezza della “macia”, che serviva per verificare l’affidabilità del commercio. Tre nuove mura della città furono costruite nel XIV secolo. il Torre Orientaleciò che resta (Torre Est – 1304) faceva parte del primo recinto.

centro di Spilimbergo

Spilimbergo è attraversata dal Corso Roma lungo il quale facoltose famiglie costruirono i loro palazzi, uno di questi, i Palazzo Monaco dal 16° secolo, si può visitare l’interno. Questo è un altro palazzo che vale la pena visitare Casa Dipinta, dipinta con affreschi cinquecenteschi raffiguranti scene della vita di Ercole. Da un lato di corso Roma il quartiere si chiamava Borgi di Mezzo e dall’altro lato era Borgo Nuovo (borgo = paese)

Ai margini di questo importante “borghi” c’erano i quartieri popolari dell’epoca Valbruna e Broiluccio (l’odierna piazza Borgolucido), un tempo spazio aperto destinato alle riunioni del parlamento all’aperto.

Se cammini da Piazza Garibaldi (angolo Corso Roma) in Via Mazzini, vedrai alla tua sinistra il Chiesa San Giuseppe e Pantaleone (detta anche Chiesa dei Frari del XVI secolo) che custodisce un bellissimo (e prezioso) stallo ligneo del 1475 realizzato dall’intagliatore vicentino Marco Cozzi

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Il castello che è solo la metà

Castello di Spilimbergo

Se prosegui su Corso Roma, arriverai automaticamente a Castello di Spilimbergo, appartenuti ai signori di Spilimbergo quando erano magistrati della regione e “ministeriales” (ufficiali) del Patriarcato di Aquileia. Il castello fu danneggiato da un terremoto e incendiato nel 1511, lasciando solo gli affreschi di Palazzo Dipinto potrebbe essere salvato. Ora assomiglia un po’ a un insieme di dimore signorili, per metà circondate da profondi fossati e per metà che sorgono dal fiume Tagliamento.

Se attraversi il ponte sul fossato sotto il cancello, entri nel cortile. A sinistra vedi Palazzo Tadea (1566) e nelle vicinanze Palazzo Cirianico dove si possono ancora vedere al suo interno alcuni affreschi cinquecenteschi. Accanto ad esso è Palazzo Troilo (XVI secolo) e alla sua destra Palazzo Dipinto la cui facciata mostra affreschi di cavalli e scudieri e figure ecclesiastiche, si ritiene che gli affreschi siano stati dipinti nel XV secolo da Andrea Bellunello. Gli altri edifici risalgono a un secolo o due dopo.

Cupola di Spilimbergo

cupola 1

Dall’altro lato del castello c’è la cattedrale, si passa dal cortile sotto il cancello e si arriva nel sagrato della chiesa. La parte più antica della chiesa risale al 1284, in quel periodo venne edificata a ridosso delle mura cittadine e una delle torri della cinta muraria divenne il campanile.

Sul lato nord c’è il Porta moresca, scolpito da Zenone da Campione, era l’ingresso di nobili e notabili. La gente comune doveva usare le altre porte. La facciata principale, sul lato ovest, presenta sette caratteristici rosoni, quindi non li si vede da nessuna parte friulano† I pilastri della cattedrale sono decorati con affreschi, inoltre nel Duomo di Spilimbergo sono presenti diversi importanti dipinti del XVI e XVII secolo. Ma i più belli sono gli affreschi del XIV secolo, l’abside centrale è interamente affrescata con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e sulla volta sono dipinti gli Evangelisti. Nell’abside destra si può vedere il fonte battesimale del Pilacorte (1492) e l’ingresso all’imponente cripta.

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Il palazzo di Sopra nel borgo Valbruna

Palazzo di sopra a Spilimbergo

Dal Duomo si passa davanti all’ufficio turistico e poi si arriva a quello che era il borgo. valbruna usato per essere. Questo Palazzo di Sopra, oggi municipio, recentemente restaurato, appartenne fino a un secolo fa ed era ancora abitato dal Conte di Spilimbergo. Nel XVI secolo fu inizialmente costituita come scuola umanistica, che venne mantenuta con l’appoggio del conte Adriano. Fortunatamente si è conservata parte della decorazione originaria della facciata, sia a trompe-l’oeil che a temi mitologici, storici e floreali. Il palazzo si trova nel quartiere di Valbruna, un tipico “borgo” altomedievale con edifici unici di case popolari, vicoli e cortili.

Loggia Spilimbergo

Vale sicuramente la pena esplorare meglio Spilimbergo, fallo subito con uno dei volontari della città che ti mostrerà la sua città natale libero mostra.. Da vedere non solo le belle facciate affrescate della città. La scuola di mosaico è assolutamente da vedere, soprattutto se sei abbastanza fortunato che c’è solo una mostra, le opere appese lì sono molto speciali e così finemente realizzate, sei sbalordito dalla pazienza che i creatori devono raccogliere per realizzare questi frammenti di lavorazione del vetro.

scuola di mosaico

L’arte sembra attrarre sempre altre arti, quindi Spilimbergo ha anche un interessante museo fotografico. Questo CRAF è il Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, fondato nel 1993 a Spilimbergo. È un’organizzazione dedicata alla ricerca, riproduzione, studio, catalogazione, archiviazione del patrimonio fotografico della regione, si occupa, tra gli altri, di mostre, premi, workshop e progetti editoriali.

Scuola Mosaicisti Friulani, Via Corridoni 6, 33097 Spilimbergo (PN)

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