Spionaggio, i tre messaggi nascosti nell’arresto dell’agente di Marina-Corriere.it

Il clamoroso arresto di ufficiale di marina per spionaggioo a favore della Russia contiene tre messaggi, tutti importanti.

Il primo chi il nostro controspionaggio funziona, e questa non è una dimostrazione banale in un paese dove ci sono ancora molte cose che non funzionano.

Il secondo messaggio è una conferma: spionaggio civile e militare, tra ex paesi appartenenti a blocchi opposti durante la Guerra Fredda (ma a volte anche tra paesi alleati) non solo non morti con la caduta del muro di Berlino ma godendo di ottima salute e semmai tende a intensificarsi. La competizione tecnologica del nostro tempo è anche militare per definizione e l’instabilità geopolitica lascia un ampio spazio alla penetrazione dell’intelligence. Se le accuse sono confermate, allora, il nostro capitano di fregata sarebbe un traditore: ma lungi dall’essere un caso unico in Occidente, in Europa o tra gli alleati della NATO. E poiché la reciprocità è sempre valida in queste cose, bisogna sapere senza ammettere che le opportunità di spionaggio vengono sfruttate da tutti contro tutti, come accade nei cyber raid: chi ha le tecnologie e le persone, le usa.

Il terzo messaggio attende l’esito delle indagini sull’ufficiale italiano e la natura dei documenti che sono stati trasmessi a Mosca, ma ora suggerisce che il danno sarà limitato sia nelle nostre relazioni cruciali con la NATO che in quelle con la Russia. Sia la NATO che la Russia sono più che abituate a tali incidenti. Putin risponderà simmetricamente, con due espulsioni di italiani se non ci saranno ulteriori sviluppi (l’espulsione di un solo funzionario sarebbe un gesto amichevole, ma non fa parte della pratica del Cremlino)

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La politica italiana di dialogo critico con Mosca potrà continuare, nonostante il campanello di Biden. E la NATO, ove appropriato, apprezzerà l’efficacia dei nostri servizi. Supponendo che il nostro comandante abbia ingannato la spia russa, dandogli 5.000 euro per documenti segreti ma poco rilevanti (ce ne sono molti). Altrimenti, sorge la domanda sul motivo per cui il traditore ha avuto accesso a documenti veramente importanti.

L’arresto del soldato italiano: la storia

31 marzo 2021 (modificato il 31 marzo 2021 | 15:36)

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