Dopo scomparsa di Ruth Bader Ginsburg e dopo twittare con Donald Trump Aveva lanciato ufficialmente la battaglia per la nomina della Corte Suprema, destinata a dividere ulteriormente l’America alla vigilia delle elezioni presidenziali, il magnate di una tappa in North Carolina, aveva dato lo slancio finale: “Mi candiderò la prossima settimana. Sarà una donna”, ha detto de Fayetteville, “di grande talento e molto brillante”.
I nomi presi in considerazione per la Corte Suprema includevano rapidamente tre donne che sono giudici della corte d’appello federale: Amy Coney Barrett, favorita dei conservatori, Barbara Lagoa, ispanica della Florida e Allison Jones Rushing, già membro della squadra di giudici. Clarence Thomas e Neil Gorsuch, uno dei due precedentemente nominati per il ruolo di alta corte da Trump.
Per il rivale democratico Joe Biden, la decisione di sostituzione ha dovuto attendere fino a dopo il voto. E la stessa cosa che ha chiesto Ruth bader ginsburg come ultimo augurio: “Il mio ultimo e fervente desiderio non sarà quello di essere sostituito fino a quando non ci sarà un nuovo presidente alla Casa Bianca”. Ma anche due senatori repubblicani avevano espresso la loro opposizione alla sostituzione prima del voto del 3 novembre: a Si sono uniti anche Susan Collins (Maine), Lisa Murkowski (Alaska).
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