Stati Uniti: Patriot Party, il nuovo partito ideato da Trump suggerisce uno scisma in casa repubblicana

Patriot Party. Questo sarebbe il nome (il il giornale di Wall Street) del nuovo partito che Donald Trump vorrebbe fondare dopo aver lasciato la Casa Bianca. Dal 6 gennaio, giorno dell’assalto a Capitol Hill, è iniziato il confronto nel Partito Repubblicano e anche alcuni lealisti dell’ormai ex presidente lo hanno abbandonato, convinti che seppellire politicamente il Donald e il Trumpismo sia l’unica speranza di Ciao. per il Grand Old Party. Uomini come il vicepresidente Mike Pence e il leader della maggioranza al Senato Gop (ora in minoranza), Mitch McConnell, che fino all’inizio dell’anno aveva difeso il loro capo, obbedendo alle (false) accuse di ” furto di elezioni “, dall’Epifania ha preso le distanze. Pence assicurando che il Congresso assediato ratifichi l’elezione di Joe Biden e McConnell (che inizialmente ha rifiutato di chiamare il Senato in anticipo per impeachment contro The Donald) che ieri ha finalmente rotto tutti i legami con il presidente sostenuto per quattro anni. : “La folla criminale che ha preso d’assalto il Campidoglio è stata provocata da Trump e da altre persone potenti”.

È noto da tempo che Il Paperino non intendeva lasciare l’arena politica, è lui stesso che lo ha ripetuto in questi mesi facendo circolare nei media amichevoli la possibilità di una candidatura. Trumpian alla Casa Bianca 2024 (sua, sua figlia Ivanka o il genero Jared Kushner). Fu lui a suggerire l’idea di creare una nuova televisione populista e conservatrice come alternativa a Fox News, considerato dall’ex presidente un “ traditore ” per non aver accettato (o averlo fatto solo in parte) le centinaia di “ fake news ” che Trump ha diffuso ai suoi milioni di followers tramite Twitter.

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Messo a tacere dai social più potenti (Twitter e Facebook in primis) e abbandonato anche da molti che credeva molto fedele alla (sua) causa, The Paperino nei giorni scorsi – quelli del silenzio – a fianco del “Tre potenti” di cui parlava McConnell, ha sviluppato la strategia che potrebbe portare ad un nuovo partito di “patrioti”, cioè di quei milioni di americani pronti a seguire tutte le sue indicazioni.

il il giornale di Wall Street non menziona nomi, ma tra quelli che camminano per gli edifici di Washington c’è Ted Cruz, il potente senatore del Texas che ha appoggiato Trump anche dopo la tempesta del Campidoglio, poche dozzine di membri del Congresso, diversi ricchi finanzieri repubblicani e una buona metà dei commentatori di destra conservatori e suprematisti che continuano a lodare il presidente di “America First” su siti web e stazioni radio.

Il post-Trump inizia oggi a mezzogiorno (ora di Washington) ma nessuno è in grado di speculare davvero sulla sorte dell’ex presidente, che lascia la Casa Bianca in fuga (non sarà testimone del giuramento del suo successore) ma che ha ottenuto 74 milioni di voti. Almeno la metà di loro si dichiara ancora fedele a lui anche prima del Grand Old Party. Un terzo non è mai riuscito nella storia americana, ma in cinque anni Donald Trump è riuscito a cambiare molto ei leader del Partito Repubblicano lo temono oggi più dei loro tradizionali oppositori democratici.

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