Stop ai pensionamenti e lavoro fino a 75 anni per i medici. Una soluzione drastica per salvare il Ssn – Hamelin Prog

Stop ai pensionamenti e lavoro fino a 75 anni per i medici. Una soluzione drastica per salvare il Ssn – Hamelin Prog

Il sistema sanitario italiano rischia seriamente di collassare a causa di una serie di problemi ed errori da parte della politica e delle autorità competenti. Secondo recenti dati, il 45% degli operatori sanitari nei nostri ospedali ha più di 60 anni, una percentuale che sale addirittura al 52% tra pediatri e medici di famiglia. Questo significa che, a breve, potremmo trovarci di fronte a una carenza cronica di personale medico, con conseguenze disastrose per il funzionamento del sistema di assistenza sociosanitaria.

Una delle principali cause di questa situazione critica è stata proprio la mancata programmazione del sistema sanitario. Negli ultimi anni si è assistito alla creazione di ben 21 sistemi sanitari concorrenti, caratterizzati da forti squilibri tra le regioni del nord e del sud. Inoltre, la contrapposizione delle specializzazioni ha diviso ulteriormente il Paese, creando un clima di rivalità e competizione che ha impedito lo sviluppo e la diffusione di una medicina di qualità su tutto il territorio.

Inoltre, la medicina convenzionata ha chiuso molte porte ai medici di famiglia, costringendoli ad abbandonare la professione o ad accettare condizioni lavorative precarie. Questo ha ulteriormente compromesso la qualità delle cure fornite e ha aumentato il rischio di un collasso del sistema.

Per evitare che il nostro sistema di salute diventi un incubo, è necessario adottare provvedimenti immediati. In primo luogo, dovremmo fermare i pensionamenti anticipati e prolungare l’età lavorativa fino ai 75 anni, al fine di garantire un numero sufficiente di operatori sanitari. Inoltre, dobbiamo affrontare il problema della concorrenza sleale sia interna che esterna, per evitare che il sistema sanitario pubblico venga minacciato.

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Un’altra soluzione potrebbe essere quella di vietare le prestazioni a gettone attraverso cooperative anonime, che spesso operano in modo poco trasparente e mettono a rischio la qualità delle cure offerte. Inoltre, dobbiamo riconoscere e ringraziare i medici latinoamericani che, nonostante tutto, hanno coperto i buchi di organico e garantito un’assistenza adeguata a molti pazienti.

In definitiva, per risolvere i problemi del sistema sanitario italiano è necessaria una programmazione seria e la realizzazione concreta di ciò che serve. Solo così potremo evitare una completa disfatta e garantire a tutti i cittadini un’assistenza sociosanitaria adeguata e di qualità.

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