Cosa sta succedendo adesso? La Super League è destinata a rivoluzionare il mondo del calcio, come lo abbiamo sempre inteso, come lo abbiamo sempre visto e vissuto. Un campionato chiuso con 20 squadre, che nella mente di chi ha dato vita all’idea, è destinata a diventare la prima scelta delle società coinvolte, più che tornei nazionali, le coppe europee destinate a perdere valore e brillantezza. E cosa temono i tifosi, che si sono schierati contro una scelta d’élite che cancella ogni aspetto romantico e popolare, cosa vogliono far ammaliare queste realtà editoriali che hanno investito centinaia di milioni di dollari per acquisire i diritti di Serie A, Lega dei campioni. E Europa League.
È il caso, per l’Italia, di Sky, Dazn, Mediaset e Amazon.. Che per garantire la diffusione del campionato nazionale e delle principali competizioni europee hanno messo sul tavolo otto cifre. L’azienda gestita dal magnate Blavatnik per i successivi tre anni di Serie A ha speso 840 milioni di euro in 7 partite esclusive al giorno (pacchetto 1) e 3 partite co-esclusive (pacchetto 3), ha messo in bilancio il colosso televisivo di Santa Giulia per la Champions League fino al 2024 una spesa di 350 milioni di euro per la messa in onda di 121 delle 137 partite a stagione. A questi bisogna aggiungere Mediaset ha ottenuto l’esclusiva per la tv in chiaro della miglior partita del martedì di Champions, ovvero 16 partite, e per la finale e anche la messa in onda di 104 partite in streaming, per un figura quale 24 ore di sole ha stimato tra i 40 ei 45 milioni di euro a stagionee Amazon, che mercoledì ha disputato la miglior partita di Champions League 80 milioni di euro.
Scelte economiche specifiche per una certa tipologia di prodotto, ma cosa succede ora che la UEFA e le principali leghe europee (Serie A, Premier League e Liga) stanno seriamente valutando l’esclusione dei club impegnati nella Super League dei rispettivi tornei? Può la Serie A senza Milan, Juventus e Inter avere lo stesso fascino, così come la Champions League senza Barcellona o Liverpool può essere altrettanto allettante? La risposta è no. Per i tifosi e per chi paga per trasmettere le partite. Chi potrebbe decidere di cambiare le carte in tavola. In breve, una storica battaglia legale si profila all’orizzonte. Come sempre, i fan pagheranno.
Infine, è necessario capire chi trasmetterà le partite e con quali tecnologie. Potrebbe Dazn farlo secondo il Corriere dello Sport sarebbe uno dei sostenitori della Super League anche se ieri fosse arrivata la smentita ufficiale: “Né Dazn né Mr. Blavatnik sono in alcun modo coinvolti o interessati ad entrare nelle discussioni relative alla creazione di una Super League e che nessuna conversazione in questa direzione ha avuto luogo ”.
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