Svezia, i migranti dovranno fare un “corso sui valori occidentali”

Il governo svedese ha recentemente annunciato un profondo cambiamento nel quadro delle politiche migratorie nazionali: a “corso su Valori occidentaliI migranti in arrivo nel Paese, infatti, a seguito della riforma voluta dalle autorità di Stoccolma e che sarà presentata entro aprile, seguiranno un corso per apprendere le basi delle regole sociali e culturali occidentali. Questa iniziativa ideata dall’esecutivo nordico paese, attualmente guidato dal Primo Ministro socialdemocratico Stefan Löfven, serve a raggiungere, sulla base delle dichiarazioni dello stesso Primo Ministro e dei suoi ministri, l’obiettivo di impedire lo sviluppo di ghetti multiculturale, purtroppo già nato in molte città svedesi, compresa la capitale Stoccolma, oltre a frenare l’alto tasso di violenza e aggressione da parte di stranieri registrato negli ultimi anni contro le ragazze svedesi.

L’introduzione di un corso per immigrati incentrato sull’istruzione per cultura occidentale rappresenta un vero cambio di passo per le istituzioni svedesi, che finora sono state caratterizzate da un approccio molto gentile alla migrazione e per aver negato pubblicamente in passatoimmigrazione la massa potrebbe causare tensioni sociali e pericoli per l’ordine pubblico nel paese. Stoccolma ha difeso questo approccio assistenziale fino allo scorso dicembre, quando lo stesso Löfven ha ammesso clamorosamente che si dovrebbe prendere in considerazione l’integrazione degli stranieri. sostanzialmente in bancarotta, date le tensioni che aveva creato nella società nordica. Questa amara osservazione del Presidente del Consiglio è stata quindi il presupposto per lo sviluppo del già citato corso sui Valori Occidentali.

Quest’ultimo è stato recentemente annunciato grazie ad un accordo trasversale concluso a livello parlamentare, firmato dal Partito socialdemocratico, di cui il Presidente del Consiglio è un rappresentante e che aveva sinora difeso l’approccio blando alla migrazione, dai Verdi, dal Centro e il partito liberale. Il programma educativo sarà sviluppato in dettaglio dall’Agenzia nazionale per la migrazione, ma secondo gli annunci del governo sembra che assumerà la forma di una giornata introduttiva obbligatoria alla vita quotidiana e alla cultura svedese, da svolgersi immediatamente dopo l’arrivo dello straniero il il territorio nazionale. In pratica, tutti i migranti, rifugiati e richiedenti asilo che arrivano in Svezia dovranno imparare principi essenziali Cultura e società occidentali, inclusa in particolare l’uguaglianza tra uomini e donne, il divieto della poligamia, le mutilazioni genitali femminili, la violenza domestica, il matrimonio combinato di ragazze e tutti quei comportamenti generalmente legati alla difesa dell’onore. Il corso introduttivo sulla società svedese mirerà anche a fornire ai nuovi arrivati ​​informazioni sulla procedura di asilo, la legislazione attuale e le regole della democrazia. I richiedenti asilo e gli immigrati economici verranno così messi a conoscenza dei diritti loro riconosciuti dall’ordinamento giuridico del Paese nordico, ma anche degli obblighi che devono necessariamente rispettare per poter vivere in una nazione europea.

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Il programma educativo si svolgerà principalmente attraverso lezioni da frequentare presso i vari uffici dell’Agenzia per le migrazioni, ma potrebbe anche comprendere lo sviluppo di materiali educativi per i migranti da scaricare online. La prima valutazione dell’efficacia del corso è stata fissata per il 2023 e lo stesso è stato successivamente presentato dal ministro della Giustizia svedese Morgan Johansson come l’inizio del “catena di integrazioneLa speranza delle autorità di Stoccolma è che l’introduzione di questo corso per migranti contribuisca principalmente all’integrazione culturale degli immigrati da Fede musulmana, considerato dal governo la maggiore difficoltà nell’adottare alcuni valori occidentali fondamentali, compreso il concetto di uguaglianza tra uomini e donne.

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