Tamponi alla frontiera: l’accordo Italia-Francia per la protezione dal virus

La circolazione del virus si sta sviluppando nel resto d’Europa e l’Italia prevede di proteggersi, secondo lo schema già adottato per Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Da la situazione più pesante è attualmente in Francia, l’idea è di imporre il timbro anche a tutti coloro che tornano da questo Paese. Questa volta, però, a differenza di quanto fatto per gli altri quattro stati, si innescherà la reciprocità. Ciò significa che anche chi andrà oltre le Alpi dall’Italia dovrà fare il test. Tra l’altro, lo stesso dovrebbe accadere anche a chi va in Spagna.

Lo ha reso noto ieri il sottosegretario alla Sanità Sandra Zampa. “C’è già un colloquio avviato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, al governo francese – ha detto – Si sta valutando il tema della reciprocità. Non solo con la Francia, ma anche con la Spagna, ovvero ordini di entrata e di uscita. Penso che possa essere una scelta che protegge ”.

Ma ci muoviamo anche per controllare i movimenti interni. Da domani, nei porti toscani di Piombino e Livorno, ci saranno punti per ripulire chi torna dalla Sardegna e parte per l’isola. La Toscana si sta muovendo dopo la Lazio ma ha deciso di andare oltre, perché la prova verrà proposta, a prescindere dalle destinazioni e dalle regioni di provenienza, anche nelle stazioni più importanti.

Risale al 12 agosto l’atto con cui Hope ha ha imposto il tampone a italiani o stranieri di ritorno dalla Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Per il resto degli Stati che fanno parte di Schengen, più il Regno Unito ed escluse Bulgaria e Romania, non sono attualmente previste precauzioni. Per chi arriva fuori da quest’area, invece, sono richiesti 14 giorni di isolamento fiduciario in Italia.

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Inoltre, a seconda del luogo di origine, l’ingresso per motivi turistici può essere consentito o meno. Esistono infatti Paesi da cui puoi entrare solo per motivi di lavoro o di salute.
Per la Francia, il diagramma sarà quello utilizzato per i quattro paesi europei. Pertanto, chi dimostrerà di aver prelevato il tampone con esito negativo entro 72 ore dall’ingresso in Italia non dovrà ripetere il test. Chi arriva in aeroporto o dove verranno allestiti dei punti per il prelievo di campioni (ad esempio guidando in autostrada al confine) potrà prelevare subito un campione oppure recarsi a destinazione, mettersi in isolamento e avvisare l’ASL per sostenere l’esame entro 48 ore. . Con il risultato negativo puoi ovviamente uscire.

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