Tutti salvati e il rapitore morto. Chiodo funzionamento massimo con oltre 200 agenti distribuiti, è stato risolto dopo oltre 10 ore Crisi della sinagoga a Colleyville, in Texas, non lontano da Dallas. Dopo ore di trattative con il rapitore barricato all’interno con quattro ostaggi, la polizia è entrata in azione, liberando gli ostaggi e uccidendo l’uomo che chiedeva di parlare con una donna che lui chiamava ‘sorella’.
L’azione iniziò mentre era in corso nella sinagoga la cerimonia del sabato in diretta Facebook: ai presenti – quattro in tutto, compreso il rabbino – si descrive armato, con bombe nello zaino. Gridò, con accento britannico, pronunciò frasi antisemite ma, allo stesso tempo, ripeté più volte di non essere un criminale. Fin dall’inizio, ha chiesto il rilascio di Aafia Siddiqui, conosciuto anche come Signora Al-Qaeda, il neuroscienziato pakistano che sconta 86 anni di prigione per aver tentato di uccidere agenti militari e dell’FBI statunitensi. Il rapitore ha affermato di essere il fratello della donna ed è stato inizialmente identificato da alcuni media statunitensi, tra cui ABC, come Muhammad Siddiqui. Un avvocato di Muhammad e della famiglia Siddiqui hanno però negato, condannando fermamente il gesto insensato.
“Era irritato, e più cresceva la sua irritazione, più minacce come ‘Ho una bomba’. Poi ha riso”, racconta un testimone. La donna stava seguendo la cerimonia online quando il rapitore ha fatto irruzione nei locali e prima Facebook ha sospeso la trasmissione. La polizia, le forze speciali SWAT e l’FBI hanno occupato l’area per ore mantenere i contatti con il rapitore che, nel frattempo, aveva incaricato uno degli ostaggi di chiamare un rabbino di New York per chiedergli di sfruttare i suoi legami e promuovere la liberazione di Siddiqui. Le trattative tra l’uomo ei negoziatori sono durate ore, poi nel pomeriggio è stato rilasciato un primo ostaggio. In serata, intorno alle 21:30 ora locale e dopo un’esplosione e una sparatoria nella sinagoga, il governatore del Texas Greg Abbott ha twittato: “Le preghiere sono state esaudite. Tutti gli ostaggi sono liberi e stanno bene”. La polizia e l’Fbi durante la breve conferenza stampa seguita alla liberazione degli ostaggi non forniscono molti dettagli: il rapitore è stato identificato ma “non siamo ancora pronti a condividere le sue informazioni”, specificano le autorità. Il presidente Joe Biden ringrazia le forze dell’ordine e assicura agli americani ea coloro che vogliono diffondere l’odio che gli Stati Uniti si schiereranno contro “l’antisemitismo e l’estremismo”.
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