Il Tribunale di Milano restituisce i 249 milioni di euro sequestrati in un’indagine sulla truffa legata ai Servizi a Valore Aggiunto nel settore telefonico. Dopo la contestazione da parte di Tim, il Tribunale annulla il decreto di sequestro preventivo, impegnandosi a fornire le motivazioni entro 30 giorni.
Il maxi sequestro, inizialmente disposto l’8 febbraio, è stato annullato dal Riesame su richiesta dell’aggiunto Eugenio Fusco e del sostituto Francesco Cajani. Nel 2018, le autorità di Milano e Roma avevano emesso un ordine di sequestro per circa 322 milioni di euro, coinvolgendo cinque società sospettate di vendere servizi Vas.
Nonostante Tim non fosse direttamente coinvolta, più di 20 persone erano sotto inchiesta per aver offerto servizi “premium” non richiesti agli utenti. La Procura ha rivelato un intricato schema di frode che coinvolgeva attivazioni automatiche di servizi senza il consenso degli utenti.
Tim aveva segnalato le irregolarità nel 2019 e rimborsato i clienti colpiti, bloccando i servizi interessati. La società attendeva una rapida chiarificazione della situazione da parte del Tribunale.
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