Tipico narcisismo da malattia occidentale. E sempre più persone ne soffrono – Wel.nl

Manie di grandezza, dipendenza dall’attenzione, poca emozione, empatia o rimorso, no, un narcisista non è una persona piacevole con cui stare. E purtroppo ci sono sempre più narcisisti.

Sono per lo più uomini, ma le donne stanno recuperando terreno, afferma Jan Derksen, professore emerito di psicologia clinica e psicoterapia, contro RTL News. “È attraverso l’emancipazione: diventano meno dipendenti dagli uomini. Ci vogliono tratti narcisistici”. È anche un disturbo tipicamente occidentale, molto meno comune in Africa o in Medio Oriente, per esempio. “Forse è perché la cultura occidentale è molto più individualista”.

La ricerca mostra che ci sono sempre più persone narcisistiche, dice Derksen. Lo scienziato pensa che sia a causa dell’istruzione moderna. “I bambini sono considerati sempre più speciali. Viene anche chiamata la generazione del sedile posteriore. I genitori pensano che i disegni che portano dall’asilo nido siano fantastici, sono elogiati, determinano (in parte) cosa succede in una famiglia – e quando piove, li stanno portando a scuola, rafforzando i loro tratti narcisistici, piuttosto che indebolirli”.

Ferito poco più che ventenne
E tutto questo narcisismo non è piacevole per l’ambiente, crea egoisti. “A questo proposito, dovremmo fare un passo indietro nel campo dell’istruzione e della cultura. Perché l’attenzione che dedi a te stesso va a scapito dell’attenzione per gli altri.

Ma non va bene nemmeno per i narcisisti stessi. “Le persone con tratti narcisistici vengono gravemente ferite non appena iniziano a lavorare, ad esempio perché il loro supervisore dice che non hanno gestito qualcosa in modo corretto. Ora vediamo persone di 23 anni con un cosiddetto burnout, perché hanno avuto un brutto colloquio di valutazione. Sono lì. completamente devastati. Cosa facciamo? Penso. Le persone che, ad esempio, hanno lavorato molto duramente in campo sanitario per 40 anni, puoi aspettarti che si esauriscano. Non un ventenne che sente ‘no’ una volta.”