Tra fascismo e cocaina, c’è una disputa aperta tra i Ferragnez e Giorgia Meloni

Un avanti e indietro al vetriolo. Tra chi biasima la cultura fascista e chi la chiama cultura effimera. E la polemica è servita. Tra Ferragnez e Giorgia Meloni ora è una battaglia aperta. A suon di accuse e percosse. Sì, perché pochi giorni fa, il giorno dopoomicidio di Willy Monteiro a Colleferro, Chiara Ferragni aveva ha commentato su Instagram: “Risolvi il problema cambiando e cancellando la cultura fascista e ancora resistente in questo paese”. In un’intervista con Veritàtuttavia, la guida dei Fratelli d’Italia oggi ha chiarito la questione e offerto il suo punto di vista: “Mi sembra che sia colpa della cultura effimera”. Tradotto, secondo Meloni: “Chi ha ucciso Willy non ha cultura”. Poi, però, lo slot: i killer di Willy sono “i figli di chi, nei buoni salotti, offre come valore massimo l’obiettivo di acquistare un paio di scarpe per 1000 euro”. E ancora, in termini più espliciti: “Mi chiedo solo perché Ferragni e Fedez non fate campagne efficaci contro la diffusione della cocaina tra i giovani.

La risposta di Fedez si avvicina: “La Meloni provoca i Ferragnez”, scrive su Twitter il rapper milanese sposato con il noto influencer. Insieme a questa frase, però, Fedez evidenzia chiaramente il ricordo di un evento di un anno fa: a Lagosanto, in provincia di Ferrara, un consigliere comunale eletto alla quota dei Fratelli d’Italia è stato sorpreso da i fucilieri a comprare la cocaina.

“Tutto è bello”, è il commento deliberatamente sarcastico che tiene insieme l’intero messaggio.

Difendi Meloni pensaci Giovanbattista Fazzolari, senatore della FdI, che risponde su Facebook: “Il duo social del cantante Fedez-Ferragni torna oggi ad attaccare Giorgia Meloni con le tipiche mistificazioni di chi viveva di gossip e gossip. Non sappiamo se lo sia. un disperato bisogno di visibilità, avendo forse finito le foto delle loro spalle, o il preludio al loro maggiore impegno politico. Avranno legittimamente pensato che dato il livello medio di comunicatori, intellettuali e politici di riferimento nel governo del Pentapiddino, anche loro possono giocare le loro carte e diventare punti di riferimento nel panorama culturale della sinistra italiana, infatti non tutti sbagliano, propongo subito un convegno alla Festa dell’Unità: Da Gramsci a Fedez-Ferragni evoluzione della sinistra. Augurio”.

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pubblicato da Giovanbattista Fazzolari suoi Lunedì 14 settembre 2020

Solo pochi giorni fa, durante la campagna elettorale e alle prese con altri problemi – dall’indagine al Fondo della Lega incognite politiche legate al voto del 20-21 settembre – il leader della Lega, Matteo salvini, alla domanda, ha liquidato l’argomento: “Manderò un bacio alla Ferragni, non mi dispiace rispondergli”.


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