Tumore confuso per il «Long Covid», 20 visite dal medico di base: Jessica è deceduta in soli 5 mesi a soli 26 anni – ilmattino.it

Tumore confuso per il «Long Covid», 20 visite dal medico di base: Jessica è deceduta in soli 5 mesi a soli 26 anni – ilmattino.it

Una giovane donna morta per un cancro errato per “Long Covid”: la denuncia della famiglia

Una giovane donna di 26 anni, Jessica, è morta a causa di un cancro che era stato scambiato per “Long Covid”. La sua famiglia ha raccontato la storia e ha denunciato le diagnosi errate ricevute dai medici.

Jessica ha iniziato ad avvertire sintomi diversi, tra cui dolori allo stomaco, gocciolamento nasale persistente e una tosse forte. Preoccupata, si è recata dal suo medico di famiglia che erroneamente le ha diagnosticato un’infezione alle vie urinarie e le ha prescritto antibiotici inutili.

Nonostante i continui appuntamenti dal medico di base e due visite al pronto soccorso, nessuno ha menzionato la parola “cancro”. Disperata, Jessica ha deciso di cercare una consulenza medica privata. Ed è proprio in questa occasione che ha ricevuto la terribile diagnosi di adenocarcinoma al quarto stadio.

Purtroppo, il cancro era ormai troppo avanzato per poter essere trattato efficacemente e Jessica è morta tre settimane dopo la diagnosi. I genitori della giovane donna ritengono che i medici non abbiano collegato correttamente i suoi sintomi e che il caso non sia stato indagato adeguatamente.

In seguito a questa tragedia, la famiglia di Jessica ha deciso di fare una campagna per sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce. Hanno inoltre ricevuto delle scuse verbali per i fallimenti medici, ma ritengono che sia necessario un approfondimento delle indagini.

La storia di Jessica è solo uno dei tanti casi in cui una diagnosi errata o tardiva può avere conseguenze fatali. È fondamentale che i medici siano più attenti ai sintomi dei pazienti e che siano in grado di riconoscere segnali potenzialmente gravi.

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La famiglia di Jessica spera che la loro campagna possa portare a una maggiore consapevolezza e ad un miglioramento del sistema sanitario. Nessuno dovrebbe perdere la vita a causa di errori diagnostici evitabili.

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