La guerra in Ucraina ha raggiunto il triste traguardo dei 674 giorni. Ieri, un violento attacco russo ha scosso la capitale, lasciando una scia di morte e distruzione. Una pioggia di missili ha colpito diverse città, tra cui Kiev, Leopoli, Sumy, Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia e Dnipro.
Le conseguenze di questo attacco sono state tragiche: numerosi morti e feriti hanno riempito gli ospedali, mentre la popolazione è stata costretta a cercare riparo dalle esplosioni. Un ospedale e un centro commerciale sono stati particolarmente colpiti, causando ulteriori vite spezzate e disperazione.
Di fronte a questa situazione critica, Kiev ha fatto appello alla comunità internazionale per un maggiore sostegno nella lotta contro il terrore che minaccia la vita dei cittadini ucraini. Il presidente Volodymyr Zelensky ha espresso la necessità di rafforzare le forze per fermare questa escalation di violenza.
Intanto, la Formula per la Pace continua ad essere oggetto di discussioni. Il Papa Francesco ha recentemente parlato al telefono con il presidente Zelensky, condividendo le proprie preoccupazioni per la situazione in Ucraina e auspicando un lavoro congiunto per raggiungere una soluzione pacifica.
Nonostante questi sforzi, la guerra sembra non conoscere tregua. Con il passare dei giorni, l’Ucraina continua a vivere nel terrore, cercando di salvaguardare la vita dei propri cittadini e ricostruire ciò che è stato distrutto.
La comunità internazionale è chiamata a fare la propria parte, non solo attraverso la solidarietà ma anche con azioni concrete per porre fine a questa crisi umanitaria. Ora più che mai, l’Ucraina ha bisogno del supporto e del sostegno di tutti.
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