Ogni passo per ricordare la lunga e brillante carriera. In attesa dei suoi colleghi, amici e fan che si sono commossi e hanno applaudito al suo passaggio. Attorno a Capitale si è fermata per l’ultimo saluto alla regina della tv: ieri è stato il giorno del ricordo di Raffaella Carrà, è morta lunedì pomeriggio presso la clinica Villa del Rosario di Ponte Milvio dove era ricoverata da alcune settimane. Una fila di auto ha accompagnato la bara a Campidoglio tra applausi e lacrime. Lungo le strade percorse dal corteo, gruppi di persone si sono radunate in molti luoghi per lanciare fiori e salutare la bara.
Raffaella Carrà, ricordo
La lunga passeggiata è partita da via Nemea, nel quartiere di Vigna Clara, dove l’artista ha vissuto negli ultimi anni. Un folto gruppo di ammiratori si è riunito per partire alle 16:00. All’arrivo della bara, l’emozione si è trasformata in lacrime e applausi. Altri fiori gialli e biglietti rimasti sul cancello grande: “Che disastro stai lasciando! ” Daniele ha scritto su uno striscione. In testa al corteo dieci agenti di polizia municipale in sella alle loro moto, poi a piedi fino alla prima tappa: Auditorium Rai du Foro Italico in Largo de Bosis. Dove c’era ad accoglierlo Milly Carlucci: “Era la donna del sorriso – ha detto – il suo modo di mettere in scena uno spettacolo sempre teso a emozionare”. Poi la tappa agli studi di via Teulada dove l’artista (era il 1961) esordiva al fianco di Lelio Luttazzi con il programma “Tempo di danza”.
Qui, l’auto funebre attraversa i cancelli per raggiungere l’ingresso ricoperto di rose gialle, le sue preferite: all’interno del cortile, gli impiegati in piedi hanno applaudito con Giancarlo Magalli e Bruno Vespa che non riusciva a trattenere le lacrime. Il corteo è proseguito attraverso il cuore della città fino al Teatro delle Vittorie dove la showgirl ha diretto i fortunati programmi “Canzonissima” e “Milleluci”. Anche qui il carro funebre è stato accolto da lunghi applausi e da molte facce commoventi. c’è stata un’attesa Flavio Insinna che ha commentato: “Ha insegnato molto a tutti: era un faro”.
Il corteo ha finalmente raggiunto gli studi Rai in viale Mazzini A viale Mazzini dove il direttore di Rai1, Stefano Coletta ha ricordato la sua grande determinazione «a capire cosa offrire al pubblico, e per lei c’erano soprattutto due cose: la felicità e la serenità. Non si è fatta storie, era romagnola, etero, diretta e con tanta voglia di vita. Ha vissuto una libertà epica molto profonda”. L’auto blu ha poi proseguito in direzione di via del Corso e piazza Venezia, dove, di passaggio, in tanti si sono fermati ad applaudire.
Colleghi e fan
Alle 18 il sindaco virginie raggi accolse la bara in Campidoglio accompagnato da Segio Japino, compagno e amico dell’artista e della famiglia dell’artista. Poi l’ingresso dell’impresa di pompe funebri sistemata nella sala della Protomoteca in mezzo a rose gialle e girasoli. Dietro la bara, un grande schermo con le immagini e le foto più emblematiche. Tra i colleghi per l’ultimo saluto, sono arrivati in serata Maria De Filippi, Renzo Arbore e Pippo Baudo. Centinaia di tifosi sono arrivati anche da tutte le regioni: dalla Lombardia alla Puglia alla Calabria. Hanno cantato le canzoni più famose dell’artista: “Sono venuto per salutarti, certo, ma anche per ringraziarti.
“Grazie Raffaella”: la foto gigante della Carrà davanti alla sede Rai
Il Carrà negli anni ’70 è stato d’ispirazione per noi donne” racconta Laura, sfollata da Padova: “La sua rivoluzione è iniziata con la danza. Ho 65 anni oggi e allora, vedere una donna muovere le braccia e il bacino in TV in questo modo sensuale ci ha resi liberi. È importante anche raccontare cosa ha fatto”. L’impresa di pompe funebri rimarrà aperta oggi mentre i funerali saranno celebrati domani alle 12 nella Chiesa di Santa Maria in Ara Coeli.
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