Ungheria, la legge anti LGBT non piace a Von Der Leyen: “Peccato”

Una legge “contro la propaganda omosessuale contro i minori”. Una legge apertamente anti-legge LGBT; viene dall’Ungheria dove regna Viktor Orban. L’Italia al Consiglio Affari Generali Ue ha espresso la sua condanna. E ora arriva la bocciatura del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. “La legge ungherese è una vergogna, discrimina le persone sulla base dell’orientamento sessuale e va contro i valori fondamentali dell’Ue. Non scenderemo a compromessi su questi principi “, ha detto von der Leyen in risposta ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulla legge anti-Lgbt. Una posizione chiara.

Orban e la legge anti-Lgbt, von der Leyen: “Peccato”

L’Italia ha anche espresso la condanna della legge anti-Lgbt ungherese. L’intervento della Commissione è richiesto “con tutti i mezzi” per la difesa dei diritti. Con l’Italia ci sono tutte le big, dalla Germania alla Francia, dalla Spagna all’Olanda alla Svezia. L’Italia – dove si gioca la dura battaglia del ddl Zan – ha inizialmente deciso di non aderire all’iniziativa belga, alla quale aderiscono subito Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Lettonia. Non ci resta che attendere un tweet in serata, mentre a Roma e Bruxelles già si alza la polemica politica, con la quale il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola annuncia il voltafaccia: l’Italia diventa il 14° Paese a firmare la petizione.

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“Alla fine del Consiglio Affari Generali – scrive Amendola – dall’Ungheria non sono arrivati ​​chiarimenti soddisfacenti sulle leggi approvate che discriminano in base all’orientamento sessuale. Per questo, dopo il dibattito, l’Italia ha firmato anche la richiesta degli altri 13 Stati membri dell’Ue”.

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