Usa, Trump si paragona a Lincoln: anche a lui vietato candidarsi – Ultima ora

Usa, Trump si paragona a Lincoln: anche a lui vietato candidarsi – Ultima ora

Donald Trump critica la sentenza della Corte suprema del Colorado che gli ha impedito di candidarsi, sostenendo che l’ultima volta che i democratici hanno bloccato una candidatura risale al 1860 con Abraham Lincoln. Trump continua a incolpare i democratici per la decisione della Corte suprema. Il tycoon pubblica un sondaggio che mostra il suo grande vantaggio rispetto ai suoi rivali repubblicani. Secondo il sondaggio, Trump ha il 67% delle preferenze degli elettori repubblicani, mentre Ron DeSantis e Nikki Haley hanno rispettivamente l’11% delle preferenze. Trump cita il sondaggio come prova del suo popolarità e del suo potenziale successo.

“Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha criticato duramente la recente sentenza della Corte suprema del Colorado che gli ha impedito di candidarsi per una carica politica. Secondo Trump, non succedeva da molto tempo che i democratici esercitassero un tale potere per bloccare una candidatura, risalendo addirittura al lontano 1860, con il caso emblematico di Abraham Lincoln. Il magnate, noto per la sua polemica e la sua retorica anti-democratica, ha continuato ad incolpare i membri del partito avversario per la decisione presa dalla Corte suprema, evidenziando così un clima di tensione tra le due principali fazioni politiche del paese.

Non volendo rimanere in silenzio di fronte a queste accuse, Trump ha deciso di reagire con un sondaggio che pubblicherà sui suoi social media. Tale sondaggio evidenzierebbe un grande vantaggio del magnate rispetto ai suoi rivali all’interno del Partito Repubblicano. Secondo i dati raccolti, Trump avrebbe il sostegno del 67% degli elettori repubblicani, mentre Ron DeSantis e Nikki Haley verrebbero rispettivamente votati dall’11% degli intervistati. Questi dati sono stati interpretati da Trump come una conferma della sua popolarità e del suo potenziale successo nel panorama politico statunitense.

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Quest’ultima mossa del magnate, però, non è passata inosservata e ha immediatamente causato delle reazioni da parte degli avversari politici. I rivali di Trump all’interno del Partito Repubblicano si sono mostrati scettici nei confronti del sondaggio pubblicato dall’ex presidente, ritenendo che potesse essere distorto e influenzato a suo favore. Inoltre, esponenti democratici hanno criticato aspramente la decisione della Corte suprema del Colorado, sostenendo che fosse stata presa in base a solide prove di irregolarità nel percorso politico di Trump.

La polemica continua dunque ad infiammare il panorama politico degli Stati Uniti, alimentando il confronto tra le diverse fazioni e confermando l’indiscutibile influenza di Donald Trump. Resta ora da vedere quali saranno i prossimi sviluppi di questa vicenda che si preannuncia particolarmente agitata e che potrebbe avere ripercussioni sull’intero scenario politico americano.”

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