Quattro giorni tra le montagne della Valtellina, a bordo del SUV Aiways U5 100% elettrico. Abbiamo avuto il piacere di poter testare, in condizioni abbastanza impegnative, il nuovo SUV cinese importato in Italia dal Gruppo Koelliker. L’auto ci è piaciuta, ecco nel dettaglio quanto costano le vacanze in termini di ricarica della colonnina e consumi.
Avie U5, in Valtellina con autonomia ridotta
Siamo partiti dalla provincia di Milano con destinazione Busta, in provincia di Sondrio. Il nostro alloggio ci aspettava, per una distanza di circa 130 km. Difficile ma non troppo per uno I SUV che la casa madre sostiene hanno un’autonomia di 410 km. Chiaramente un dato che non tiene conto di situazioni di viaggio molto più complesse, come la nostra. Tanto che, sulle strade di montagna, con il riscaldamento ancora acceso, il bagagliaio pieno e quattro persone a bordo, abbiamo riscontrato di poter raggiungere circa 290/300 km in modalità eco. Che è tutto sommato una gamma più che buona per un veicolo familiare.
Il viaggio tra le montagne della Valtellina, primo giorno
Nulla da dire sulle prestazioni e sullo stile di guida, che ci è piaciuto molto. L’auto è molto agile, ha uno sterzo notevole e un aspetto dinamico e piacevole. Il motore, con 150 kW (204 CV) di potenza, non ha avuto particolari problemi a percorrere salite anche ripide in montagna, e ha retto molto bene in fase di discesa.
Una volta a Sondrio abbiamo fatto una piccola pausa pranzo, poiché l’alloggio non sarebbe stato pronto prima del pomeriggio. E qui ne abbiamo approfittato innumerevoli colonne presente (davvero un applauso a tutta la Valtellina, sicuramente un passo avanti) per una piccola ricarica rapida in un supporto Be Charge. Poi siamo andati nel vicino paese di Castione Andevenno, a soli 7 km, dove c’era un centro commerciale, usufruendo di una seconda ricarica (il primo costa € 2,19, il secondo € 3,85). Poi il rientro a casa e la serata in pizzeria. Con due ragazze al seguito, di certo non potevamo fare molto.
Secondo giorno, niente ansia da ricaricare
Il secondo giorno ci ha portato a Mazzo di Valtellina, a 33 km di distanza, per ammirare i mercatini locali. Non abbiamo caricato l’auto il giorno prima oa Mazzo. Avevamo ancora oltre il 50% di ricarica, motivo per cui non ce n’era. Il punto è che tornati a casa abbiamo deciso di fare un giro per Tirano: primo pranzo e poi visita della basilica, con relativa ricarica gratuita presso il locale Lidl: se aguzzi la mente, puoi anche salvare. Quando siamo tornati a casa, abbiamo deciso di nuovo che non c’era bisogno di caricare l’auto e abbiamo aspettato di farlo la mattina dopo, quando siamo andati al supermercato a fare la spesa (costo 7,60 euro). La sera, poi, cena in centro Sondrio: abbiamo parcheggiato l’auto in un parcheggio sotterraneo dove, a sorpresa, abbiamo trovato di sì colonna stavamo cercando, ma abbiamo anche scoperto che era gratis! E il ritorno a casa a stomaco pieno è stato ancora più piacevole.
Ultimo giorno, 1200 metri sul livello del mare
L’ultimo giorno della nostra vacanza siamo andati ad Aprica (distanza 30 km), una località a 1200 metri sul livello del mare. Qui abbiamo trovato una colonna (l’unica in tutto il paese) di Acel Energie. Visita dei mercatini e auto a pagamento (costo 9,34 €). Al rientro l’auto verrà rifatturata per l’intera notte (12,46 € il costo) per tornare a Milano la mattina successiva. In totale abbiamo percorso circa 450 km spendendo 35,44 euro in ricariche, con un costo di circa 0,077 euro al chilometro.
Considerazioni finali, bene Aiways U5, danneggia le colonne…
Non abbiamo mai avuto problemi né con l’auto né con le colonne, grazie ad applicazioni come Carico successivo e simili. Certo, ci sarebbe piaciuto trovarlocustodia di ricarica rapida, per vedere se l’auto potrebbe effettivamente raggiungere il 100% di batteria in 35 minuti. Non era possibile Mais abbiamo potuto trascorrere le nostre vacanze in tranquillità e senza preoccupazioni, senza la famosa ansia da ricaricare sul sedere. Alla domanda se l’Aiways U5 è un’auto da acquistare, rispondiamo: con un prezzo da 41 790 €, a tal proposito, il rapporto qualità/prezzo è davvero interessante. Non aspettiamoci molto dall’abitacolo, con una plancia minimalista e lineare che ospita lo schermo della strumentazione (diviso in tre parti) e quello del sistema multimediale.
Certo, alcuni dettagli devono essere lavorati su. Come il cruscotto che non ha spazio per riporre il tuo smartphone. Indispensabile, anche banalmente solo per allestire il browser dato che a bordo non è presente tranne che tramite una connessione con Apple Car e Android Car. E poi le quattro frecce poste, chissà perché, in soffitta. È un il menu di navigazione schermo che non include la lingua italiana nelle sue impostazioni. Alla fine il tronco delle Aiways U5. Non è molto capiente (432 litri per divano in uso) ma il vano da 45 litri sotto il cofano anteriore è davvero utile.
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