Vaccini Lazio, l’inizio in farmacia. Ma questo è già il rischio di uno stop il 14: “La dose taglia J&J”

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2 giugno 2021
di Lorenzo De Cicco
(3 minuti di lettura)

Il balletto sulle forniture dei colossi di Big Pharma e Lazio rischio di dover fermare, in meno di 2 settimane, le punture nel farmacia. Appena te ne vai. Proprio ieri mattina sono state iniettate più di 2.300 dosi ad altrettanti clienti delle strutture sanitarie che hanno aderito al bando della Pisana. In teoria dovremmo scorrere al ritmo di 25 flaconi a settimana per farmacia fino al 27 giugno, ma in regione non sono contenti. L’ostacolo principale è l’incertezza sugli arrivi di Johnson & Johnson, la singola dose che viene somministrata sotto le croci verdi lampeggianti, la soluzione più pratica, perché non c’è nessun promemoria. “Ma siamo all’inizio di giugno e ancora non sappiamo quante dosi di J&J potremo contare per questo mese”, attacca. Alessio D’Amato, l’assessore alla salute della Pisana, che da mesi chiede (finora invano) di avere previsioni almeno bisettimanali dai colossi farmaceutici per evitare di pianificare al buio il palinsesto delle prenotazioni.


Alcuni grandi gruppi hanno iniziato a fornire al governo informazioni più dettagliate sugli arrivi, ma Johnson & Johnson non l’ha ancora fatto. Anzi: l’unica certezza è che le casse previste negli hangar di Pratica di Mare a giugno conterranno circa 40.000 bottiglie in meno rispetto a maggio. Le fiale già assegnate, ha detto D’Amato, sono “sufficienti fino al 14 del mese”. Poi, senza adeguati nuovi arrivi, c’è il rischio di fermarsi. “Ma faremo di tutto per evitarlo”, assicura il direttore della campagna anti-Covid della squadra di Nicola Zingaretti. Il governatore del Lazio ha ricordato ieri che per l’inizio delle vaccinazioni le farmacie hanno “23mila dosi”. Chiosa di D’Amato: “Se sono pochi, chiederai così al generale Figliuolo, se ce ne manda di più, li faremo”.

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partenza

Vedremo. I farmacisti stanno aspettando. E sperano di poter continuare con meno suspense. L’inizio è stato un successo. Oltre 2.300 iniezioni solo al mattino. “E nessuno ha cancellato, non c’era bisogno di attivare i “banchi” per il momento”, precisa Claudia Passalacqua, farmacista di via Ugo Ojetti in Talenti e direttrice di Federfarma Roma.

L’anomalia

Unico problema: il collegamento con l’anagrafe vaccinale regionale. “Molti commercianti non hanno ricevuto l’SMS di conferma della registrazione del vaccino, dovrebbe arrivare in automatico – prosegue il consigliere di Federfarma – per questo molte farmacie non hanno potuto emettere subito il green pass”. LazioCrea, l’investitore che si occupa della gestione delle infrastrutture informatiche di Pisana, ha assicurato un intervento entro 24 ore per risolvere il bug. “L’accesso alla vaccinazione in farmacia – ricorda Andrea Cicconetti, presidente romano di Federfarma – avviene solo attraverso il sistema di prenotazione online Lazio: non è possibile prenotare direttamente in farmacia”. È lo stesso meccanismo degli hub, che dal 4 giugno aumenteranno le candidature di Pfizer: solo in località Nuvola aumenterà del 30%. Dosi aggiuntive anche per la settimana di apertura del AstraZeneca, aperto a tutti dai 18 anni fino a domenica: i primi 50.000 posti sono esauriti, da giovedì saranno aumentati.

Ultimo aggiornamento: 00:08
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