Città del Vaticano – L’ormai famosa frase di Papà sulle “piccole carezze e massaggi che prodigava segretario», Sul sito ufficiale di Santa Sede divenne: “Faceva piccole carezze e massaggi. Chi ha fatto i massaggi all’ex? arcivescovo silurato da Parigi? Noi non sappiamo. La confusione papale, l’imbarazzo e il pudore per ulteriori implicazioni che emergono hanno indotto la Vaticano per censurare le parole del Papa pronunciate sull’aereo di ritorno dalla Grecia.
Espulso il capo della più importante diocesi di Francia
Mentre in Vaticano lo shock delle frasi papali usate per spiegare ai giornalisti perché ha espulso monsignore non è stato ancora digerito. Michel Aupetit, 70 anni, governato fino a pochi giorni fa dalla più grande diocesi di Francia, un altro episodio nella vita privata dell’arcivescovo conservatore ha avuto l’effetto di una bomba a grappolo.
Il settimanale Paris Match ha pubblicato due fotografie scattate proprio pochi giorni fa, subito dopo le dimissioni. Riprendono Aupetit in compagnia di una giovane consacrata, teologa che lavora al Collegio di Bernardin. Il titolo del settimanale francese gira: “Aupetit persa per amore”, lasciando intendere che dietro la sua decapitazione decisa in un batter d’occhio dal pontefice (che questa volta non ha mostrato pietà nei suoi confronti), ci sarebbe stata un’altra donna e non solo il profondo l’amicizia con questa Madame Colette risalente al 2012, quest’ultima al centro dello scandalo e destinataria della privatissima lettera finita sulla stampa. Un legame definito dallo stesso Aupetit un po’ “ambiguo”.
Il settimanale scrive: “La donna email del 2012, Colette, avrebbe avuto un ruolo più importante di quanto l’Arcivescovo voleva farci credere e il loro legame sarebbe durato a lungo. Nessuno conosce esattamente il ruolo di Colette ma questo episodio sembra nascondere un’altra donna con un potere effettivo su di lui, Laetitia Calmeyn, vergine consacrata e teologa”.
La prima foto
La prima foto mostra Aupetit e la giovane Laetitia che camminano, mentre la seconda cammina in un bosco. Lo slogan dell’arcivescovo eccessivamente conservatore nominato da papa Francesco nel 2018 e decapitato è destinato a continuare.
Resta però il mistero della censura delle parole del pontefice. Perché censurare la parola segretario? Forse perché il Papa ha sbagliato o forse perché non vogliono cancellare i massaggi per le segretarie? Basterebbe dare il via al movimento #MeToo a un ritmo tortuoso. Durante la conferenza stampa sull’aereo, parlando della vicenda di Parigi, ha rassicurato che i peccati della carne sono veniali, che siamo tutti peccatori non solo Aupetit. Ha anche detto di aver accettato le dimissioni del vescovo di Parigi “non sull’altare della verità ma dell’ipocrisia”, a causa del gossip, del gossip, e ha chiesto ai giornalisti di indagare. Ma se Francesco ha buttato a mare Aupet, lo ha fatto solo sulla base di pettegolezzi o prima lo ha ricercato?
Intanto la sala stampa vaticana, con singolare tempistica all’uscita di Paris Match, ha reso pubbliche le dichiarazioni del papa fatte nel pomeriggio, durante una visita a una comunità di religiosi a Roma. “Non dobbiamo avere paura della realtà, della verità, delle nostre miserie”.
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