Ti sei chiesto perché, dopo decenni, la NASA ha deciso di tornare ed esplorare Venere? La risposta potrebbe essere in qualche modo inquietante, visto che il pianeta a noi così vicino ma allo stesso tempo distante per caratteristiche, potrebbe farci capire come morirà quello in cui viviamo da anni, ovvero la nostra Terra.
Venere, come sappiamo, è molto vicina a noi e quindi aveva caratteristiche simili alle nostre; poi all’improvviso qualcosa è cambiato e Venere è impazzita inferno. Infatti, mai una parola sembra più adeguata visto che c’è costantemente su questo pianeta 470 gradi, sempre, su ogni punto dello stesso. E anche se inventano una tuta super ignifuga in grado di resistere a queste temperature, la stessa armatura dovrà anche essere in grado di resistere pressione mostruosa, quello registrato se scendessimo un chilometro sotto il livello del mare Non sei ancora convinto dell’inabitabilità di Venere? Bene, sappi che la sua atmosfera è tossica, prodotto al 96,5% di CO2 ricorda il sito Esquire e altro ancora piove acido. Una serie di situazioni molto “belle” che rendono impossibile la vita a tutto ciò che si muove, non solo agli umani.
MISSIONE SU VENERE: SCOPRIREMO QUALE SARÀ LA FINE DELLA TERRA?
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“Venere oggi è l’inferno – ha detto di recente a Science Paul Byrne, professore di scienze planetarie alla North Carolina State University – ma non sappiamo se è sempre stato così. Potrebbe sembrare una volta la Terra, ma ha subito catastrofiche eruzioni vulcaniche che l’hanno trasformata. Per il momento non possiamo dirlo con certezza, ma il fatto della stratificazione nelle tessere restringe le potenziali origini di questa roccia”.
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Per questo andare a indagare è importante, e le prossime missioni NASA DAVINCI+ e Veritas, ma anche EnVision dell’ESA, saranno importanti per capire se c’è il rischio che anche la nostra Terra finisca con la tragica fine di Venere e se c’è già un segno di esso. Gli Stati Uniti e l’ex Unione Sovietica hanno inviato diverse sonde sulla superficie di Venere negli anni ’70 e ’80, al culmine della Guerra Fredda, ma dopo la fine della Guerra Fredda con la caduta del muro di Berlino, in qualche modo non Non mi importa di questo pianeta che è molto più vicino a noi di Marte. Ora torneremo al suo suolo e con grande probabilità scatteremo foto in altissima risoluzione, magari raggiungendo anche raccogliere campione, giusto per capire il segreto di questo affascinante pianeta, tanto micidiale quanto misterioso.
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