Venezia aveva già annunciato l’intenzione di addebitare i biglietti d’ingresso all’inizio del 2019. Il sindaco della città, Luigi Brugnaro, ha spiegato all’epoca che dei 24 milioni di turisti che visitano Venezia ogni anno, solo dieci milioni dormono nella città stessa.
Allo stesso tempo, secondo Brugnaro, pulire Venezia è costoso e restaurare monumenti costa più che altrove in Italia.
Fine settimana di Pasqua intenso
Il piano è stato annullato a causa della crisi della corona. Durante l’ultimo fine settimana di Pasqua, tuttavia, il numero di turisti sarebbe stato alto come prima della pandemia.
La città addebiterà quindi una quota di iscrizione per una prova di sei mesi. Se l’esperienza è conclusiva, il provvedimento entrerà in vigore dall’inizio del prossimo anno.
Secondo Il guardiano Il sindaco Brugnaro parla di una “esperienza difficile” che non è ancora utilizzata in nessun’altra parte del mondo. Con un sistema di prenotazione online, i turisti possono pianificare una visita a partire da giugno.
Tra 3 e 10 euro
Brugnaro scrive su Twitter che il sistema di prenotazione è “la strada giusta” per gestire al meglio il turismo di massa. A seconda di quanto è trafficata la città, i turisti pagano tra i 3 ei 10 euro.
Venezia sta valutando anche l’installazione di cancelli per consentire la schermatura dei visitatori.
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