Visite specializzate, già 27.000 prenotazioni e attese fino a 5 mesi in veneziano

Inizia il 1 febbraio. USL 3 ha triplicato le linee telefoniche della Coppa. Jesolo, chiuso il secondo reparto Covid

VENEZIA. Cade la pressione sugli ospedali veneziani che, dopo due mesi e mezzo di quasi totale conversione da Covid, iniziano ad avere i primi posti letto, o addirittura interi reparti dedicati alla cura delle persone sieropositive. Un ritorno alla normalità da cui passa anche graduale ripristino dell’attività ordinaria. Il primo passo verso questa nuova fase ospedaliera sarà fatto lunedì, con il ripristino dei servizi ambulatoriali non urgenti, sospesi dal 7 novembre e non prenotabili negli ospedali. Il recupero richiederà fino a cinque mesi.

Riguarda visite specialistiche e servizi diagnostici ambulatoriali, comprese le attività indipendenti all’interno dell’azienda. Nelle sole strutture di Usl3 si parla di un ammontare di 15.632 esibizioni galleggianti (in attesa della prima data utile da eseguire), alle quali sono già arrivate circa 12.000 richieste alla Coppa.

I pazienti saranno contattati dall’Azienda Sanitaria secondo criteri temporali e priorità clinica.

“Durante l’emergenza epidemiologica, L’Azienda Sanitaria Locale Serenissima ha continuato a garantire servizi oncologici specialistici in ambito ospedaliero, di carattere urgente e di elevata priorità. Ma in questo periodo sono stati erogati anche molti servizi non urgenti, gestiti in cliniche e ambulatori specialistici dell’USL 3 sparsi su tutto il territorio ”commenta il direttore generale Giuseppe Dal Ben.

Nel frattempo, la Coppa ha triplicato le sue linee telefoniche, è passato da 105 a 270, con un parallelo aumento del personale dedicato. Le linee telefoniche attive bidirezionali sono passate da 60 a 120 nel distretto di Venezia-Mestre, con 43 operatori disponibili; da 30 a 90 nel comprensorio Mirano-Dolo, con 32 operatori del settore; dai 15 ai 60 anni nel comune di Chioggia. Nel caso in cui l’utente non riesca a prendere la linea verrà contattato entro 48 ore. Per le visite di “follow-up”, la stessa Cup contatterà direttamente il paziente.

READ  Dormire male o casa troppo fredda? Queste sono le conseguenze per il tuo cuore

E allora puoi inviare i dati della tua prescrizione tramite Internet e con un’app. Infine, è possibile prenotare anche presso 81 farmacie partner nella regione. Parallelamente, al progressivo ripristino dell’attività ordinaria si affianca la vendita di zone Covid o posti letto ospedalieri.

Il servizio Covid 3 chiuderà all’ospedale di Jesolo domenica 31 gennaio. Questo sarà il secondo dipartimento Covid a chiudere, dopo il 4, in questa ondata di pandemia. Il personale che verrà “dimesso” dai servizi Covid di Jesolo potrà essere reintegrato presso l’ospedale di Portogruaro in una zona omogenea e fisioterapica.

La ripresa dell’attività specialistica nei tre ospedali locali è già prevista per lunedì 1 febbraio, con otorinolaringoiatria e oftalmologia che non si sono mai fermate. Tornati alla USL 3, per ora l’unico quartiere che è stato chiuso è il quartiere Covid al quinto piano dell’Angelo, situato all’interno di Medicina. Allo stesso tempo, tenendo conto dei fulmini anche nelle zone più critiche, il numero di posti letto attivati ​​nelle unità di terapia intensiva è sceso da 96 a 86. Il calo dei ricoveri nelle aree mediche è, invece, di un terzo . Se questa felice tendenza continuerà nei prossimi giorni, continuerà il ridimensionamento dei reparti Covid. –

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *