“Vuole farmi saltare in aria”, dirà Renzi al Senato – Libero Quotidiano

Era “felice” Giuseppe Conte dopo i ministri di Italia Viva gli voltarono le spalle. Durante il vertice con i capi delegazione, convocato ieri, 6 novembre a fine pomeriggio, in vista del Consiglio dei Ministri sul Fondo di stimolo, c’è stata una svolta: rappresentanti di IV, Maria Elena Boschi e Ettore Rosato hanno lasciato il tavolo (virtuale) per protestare contro il metodo utilizzato dal Primo Ministro. La festa di Matteo renzi contesta la formula della task force scelta da Conte per gestire i 209 miliardi Fondo di recupero. L’ipotetico meccanismo del presidente del Consiglio prevede, infatti, due ministri – uno del M5 e uno del Pd – e 6 dirigenti supportati da tecnici. Nemmeno l’ombra di Italia Viva. Il leader del partito ha poi criticato anche il modo in cui ha appreso dell’esistenza del gruppo di lavoro, in particolare attraverso un colloquio con Repubblica. Ecco perché – as Corriere della Sera – all’ultimo vertice, Boschi e Rosato hanno lanciato un “assalto” al tavolo della maggioranza e il presidente del Consiglio avrebbe capito, nelle parole di un funzionario del governo, “che il problema di Renzi non è tanto il merito delle cose, la voglia di far saltare Conte“.

Ed è in questo clima di odio e agitazione che inizia una settimana cruciale per la stabilità del governo. Le nomine che potrebbero mettere in difficoltà la maggioranza sono il Consiglio dei Ministri che deve dibattere oggi sul Fondo Recupero poi il voto alla Camera il 9 dicembre sulla riforma del MES, che vede all’interno i grillini spaccati. Allo stesso tempo, anche il Partito Democratico ha fatto sentire la sua voce sulle risorse del piano di ripresa: Nicola Zingaretti è riuscita a far sì che la sala di controllo, che avrà poteri speciali per accelerare gli investimenti, non potrà sostituire né i ministeri della spesa né le regioni. Quest’ultimo, a sua volta, ha emesso segnali: Lazio ed Emilia Romagna hanno invitato l’UE, insieme ad altre 22 regioni europee, a partecipare alla ripresa e ai rispettivi piani nazionali. Un totale contro tutto quanto innescato dal fondo di stimolo, che rischia di mettere in pericolo l’esecutivo. “Renzi salirà in Senato e dirà che il governo si ferma qui “, è il tam tam che arriva a Palazzo Chigi.

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