ecco il file Champions League e per la Serie A è un’arma a doppio taglio, perché il weekend calcistico italiano ha fatto scattare più di un campanello d’allarme: Atalanta e Inter, Juventus e Lazio, solo un punto guadagnato riunendo le quattro squadre qualificate. Un biglietto da visita inquietante e unico, considerando che questo è il peggior risultato nella storia recente del campionato italiano: guardando anche al 2010, anno della tripletta dell’Inter, si vede come almeno una squadra abbia sempre garantito una vittoria alla vigilia della prima serata di Champions League.
OSSA ROTTE – Un segnale allarmante, ma più che le statistiche a preoccupare, sono lo stato di forma attuale e quelli presenti con cui i quattro big player di A si presentano sul red carpet europeo. Inizia con la Juve, che a Crotone ha ottenuto un punto in inferiorità numerica per la rossa a Chiesa, ma si è rivelato essere ancora una fossa aperta con una difesa non sempre irreprensibile. E Pirlo non potrà contare sull’uomo dei campioni per eccellenza, Cristiano Ronaldo. Non stanno meglio Atalanta e Inter, nonostante abbia affrontato avversari famosi: la sconfitta dei bergamaschi a Napoli è stata pesante e ha mostrato una versione inedita della squadra di Gasperini, priva di idee in costruzione e meno intensa in fase difensiva. Meno pesante dal punto di vista del risultato, più per il carattere della partita il KO dei nerazzurri nel derby: la partita contro un Milano nella mappa inferiore ha esposto i problemi di una difesa rielaborata per le assenze dovute a Covid (Batons ora negativo) e anche alcune limitazioni in costruzione per il team Conte, in particolare dovrebbe essere la prestazione minima di un flagship tecnico come Brozovic . Peggio di tutto, però, è senza dubbio Inzaghi Lazio: seconda sconfitta subendo un parziale di tre gol, questa volta contro la Sampdoria, con una sola vittoria e otto gol subiti nelle prime quattro giornate di campionato. Immobile tornerà in Champions, squalificato a Genova, ma il ritorno della Scarpa d’Oro potrebbe non bastare a sopperire alle difficoltà del reparto arretrato.
I RIVALI VOLANO – E l’immagine dei biancocelesti diventa ancora più inquietante se si pensa che il loro è probabilmente l’album d’esordio più insidioso rispetto agli altri italiani. Trasferta tedesca per la Lazio, che affronta un Borussia Dortmund che non solo ha Haaland (4 gol con due riconoscimenti e due assist nelle prime quattro giornate di Bundesliga, un gol e un assist nella Supercoppa tedesca), ma può contare su una difesa che ha resistito fino a ora ha subito solo due gol ad Augsburg e tre in Supercoppa al Bayern Monaco pur mantenendo il pulito foglia quattro volte (tre partite di campionato, una Coppa di Germania). E anche la Juve non può sottovalutare la trasferta di Kiev, nonostante il Dinamo è meno nobile dei bianconeri: La squadra di Mircea Lucescu non può perdere, tra campionato e preliminari di Champions League, sette vittorie e due pareggi (entrambi arrivati però in casa), subendo solo quattro gol nel parziale. Non prendere alla leggera l’esordio dell’Atalanta, che mercoledì volerà in Danimarca: Il Midtjylland non perde dall’11 settembre, la sua unica sconfitta all’inizio della stagione, da lì due pareggi e cinque successi tra campionato e preliminari europei. Infine l’Inter, unica italiana a fare il suo esordio in Champions in casa e l’unica ad affrontare una squadra che non è reduce dal successo: la Borussia Monchengladbach Non brilla in queste prime fasi di campionato, solo una vittoria in Bundesliga contro il Colonia e una in Coppa di Germania, l’ultima partita di campionato non è andata oltre l’1-1 in casa con il Wolfsburg. La forma migliore non c’è ancora, le rivali stanno (quasi) tutte bene: Atalanta, Inter, Juve e Lazio, la Champions può essere l’occasione per spazzare le nuvole da un weekend uggioso oppure sì aggravare una situazione già delicata.
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