Zona rossa e arancione: oggi i colori delle regioni. Ecco chi rischia il blocco

Roma, 5 marzo 2021 – Metà dell’Italia oggi cambierà colore e diventerà rosso (cioè a confinamento) o almeno versoArancia. Poche regioni rimarranno gialle da lunedì. La maggior parte sarà rossa o arancione. Come ogni venerdì, c’è attesa per il rapporto sul monitoraggio settimanale Iss. Quindi la sala di controllo si incontrerà e prenderà in considerazione tutti i 21 parametri che vengono utilizzati per assegnare le regioni nelle quattro bande colorate (bianco, giallo, arancione e rosso). E infine il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze: cambia il colore del sarannessun effetto da lunedì 8 marzo. Nel frattempo, ci sono già due anteprime: Il Veneto passa nella zona delle arance Lo ha comunicato il governatore Luca Zaia. Stessa sorte per il Friuli-Venezia Giulia: anche in questo caso ad annunciare che è il presidente regionale Fedriga a comunicare di aver ricevuto, in modo formale, la notizia del ministro Speranza.

Case secondarie: sì nella zona rossa. Le nuove FAQ del governo

L’indice Rt aumenta

Secondo la prima anticipazione l’indice nazionale Rt di questa settimana torna a 1.06 (era 0,99). Questo è un numero molto negativo se pensi che l’RT sia superiore a 1 per la prima volta. dopo sette settimane.

Inutile dire che la tendenzaEpidemia di covid cresce fortemente (qui i dati del bollettino di ieri 4 marzo): aumentano i nuovi casi, aumenta lo stress sulle strutture ospedaliere (rianimazione e ricoveri), aumenta il tasso di positività: questo è il terza ondata a causa di variazioni.

Zona rossa e arancio scuro: le differenze

Chi rischia la zona rossa

Ovviamente tutto dipenderà dall’incrocio dei famosi 21 parametri. In ogni caso non c’è altro rischio di rossoEmilia Romagna alle prese da giorni con una situazione molto difficile (oltre 2mila casi al giorno) che ha portato il governatore Stefano Bonaccini a firmare una zona rossa locale per Bologna e Modena e arancio scuro per Reggio Emilia e quasi tutta la Romagna (tranne Forlì). Teme anche l’inclusione nella zona rossa Lombardia quella mezzanotte è entrata nel frattempo Arancione scuro (scuole chiuse). Ma questo potrebbe non essere sufficiente dato che i dati sono negativi da giorni. Rischiano anche il Campania (che una settimana fa temeva il blocco) e il file Piemonte. Come preoccupazione, c’è anche in Abruzzo dove due province (Pescara e Chieti) sono rosse per ordinanza regionale. Quindi deve essere tenuto un discorso per il Mercato (attualmente in arancione): Ancona e Macerata sono già rosse.

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Chi rischia l’arancia

Il Calabria potrebbe uscire dalla zona gialla e passare nella zona arancione (bar e ristoranti dovrebbero quindi chiudere). Lazio e Puglia sono in bilico. Fondamentalmente ufficiale è il passaggio del Veneto in arancione, così come quello di Friuli-Venezia Giulia.

La mappa d’Italia fino al 7 marzo

Zona vuota: Sardegna.

Zona gialla: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto.

Zona arancione: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Umbria.

zona rossa: Basilicata, Molise.

Va notato che poi c’è il file ordinanze locali con una tonalità cromatica diversa per ogni territorio (arancio scuro).

Zona Covid: i criterio

Il nuovo decreto Draghi (qui il testo in Pdf) Telaio le quattro zone (il sistema è rimasto) così:

Zona vuota. “Regioni in cui l’incidenza settimanale di contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e che si collocano in uno scenario di tipo 1, a basso livello di rischio”.

Zona arancione. << Regioni in cui l'incidenza settimanale dei contagi è maggiore di 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 2, con livelli di rischio almeno moderati, nonché quelle che, in presenza di un analogo settimanale incidenza di contagio, si collocano in uno scenario di tipo 1 ad alto livello di rischio ”.

Zona rossa. “Regioni nel cui territorio l’incidenza settimanale di contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 3, con un livello di rischio almeno moderato”.

Zona gialla.Le regioni in cui sono presenti parametri diversi da quelli indicati alle lettere a), b), c) “.

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